L’Antico granaio fortificato collettivo Islamico di Custonaci, in provincia di Trapani, sarà al centro di un piccolo tour guidato per vedere lo splendore delle prime luci del mattino a Pizzo Monaco, monte tra i comuni di Castellammare del Golfo e Custonaci. Il sito si trova proprio al confine tra i due comuni e dal 2012 è al centro di un progetto, denominato MEMOLA(MEditerranean MOuntainous LAndscapes), che ha coinvolto diverse università europee: Palermo, Granada, Sheffield e la Scuola di Storia Archeologica di Roma. A condurre gli scavi l’èquipe diretta dal prof Josè Maria Martin Civantos, del dipartimento di Historia Medieval dell’Universidad de Granada. «Sono iniziati tra il 2012 e il 2013 e si sono conclusi definitivamente l’anno scorso – spiega Ignazio Sottile, dell’associazione Sicilia Antica di Castellammare del Golfo –. Noi organizziamo ogni anno diversi tour guidati a Pizzo Monaco per portare turisti a visitare il granaio Islamico. È emerso solo il 50 per cento dell’intero complesso. Si tratta di una scoperta davvero importante per il nostro territorio. Da lì l’alba è favolosa».
Il progetto MEMOLA prevede lo studio di quattro differenti paesaggi mediterranei di montagna, tra cui l’area dei cosiddetti Monti di Trapani, nell’angolo nord-occidentale della Sicilia, dove si mira ad analizzare il paesaggio culturale dalla tarda antichità ad oggi, esaminando la relazione tra le società umane e le risorse naturali. Questo progetto, sotto la direzione scientifica del prof Peter Day, ha coinvolto ricercatori, archeologi e volontari di diverse associazioni. Tra questi c’è anche l’archeologa Daniela Ferrara. «La ricerca – spiega a MeridioNews – rappresenta un’importante occasione per l’intero territorio, sia dal punto di vista culturale che ambientale. Si tratta infatti del più antico granaio Islamico mai trovato, unico caso in Italia. Altri ne sono stati scoperti nel Mediterraneo, soprattutto in Tunisia, ma questo attualmente risulta essere il più antico, siamo intorno al 1100 d.C. Nello specifico si tratta di alcuni contenitori in cui abbiamo trovato cocci e semi, quindi risulta molto interessante anche la parte che riguarda la botanica. Era un granaio comune che serviva a tutto il villaggio sottostante. Oggi gli scavi sono conclusi, si sono spostati al castello Eufemio di Calatafimi Segesta».
Durante la campagna di scavi hanno visitato il sito di Pizzo Monaco di Custonaci oltre 200 studenti delle scuole superiori dagli istituti della zona. La gestione scientifica, nonché l’indagine 3D del sito e la topografia del terreno, sono stati di interesse dell’Università di Granada. L’indagine archeologica invece è stata completata con il campionamento per l’analisi chimica del suolo da parte dell’Università di Sheffield. L’analisi botanica e edafológico biochimica è in corso di attuazione da parte dell’Università degli Studi di Palermo, mentre la Scuola Spagnola di Storia e Archeologia a Roma (CSIC) è responsabile per lo studio archeobotanico.
«Lo scavo voleva affrontare alcuni temi storici del periodo islamico – si legge sul sito del progetto MEMOLA – come l’analisi della cultura materiale (architettura, producione ceramica, conoscenze tradizionali, etc.); le strategie contadine per conservare i mezzi di sussistenza; l’organizzazione sociale interna, l’organizzazione del lavoro e i processi di accumulazione; la vegetazione naturale e la produzione agricola; il sistema agro-pastorale e i suoi metodi; il processo si islamizzazione e arabizzazione, etc. Il lavoro sul campo è durato cinque settimane, includendo la precedente campionatura della vegetazione naturale interna e esterna al sito».
Un sito molto importante per tutto il territorio che il 16 agosto, insieme a Sicilia Antica, sarà possibile esplorare godendosi l’alba sul Golfo di Castellammare. «Il Tour – spiegano gli organizzatori – inizierà alle 5 con appuntamento al Castello di Baida di Castellammare del Golfo per il trasferimento con bus navetta a Visicari per poter godere della vista dell’alba con spettacolo In…canto Lirico. Si proseguirà con la passeggiata al Granaio Islamico con una guida specializzata che indicherà tutti gli scorci più suggestivi in cui perdersi nella contemplazione dei colori che cambiano di minuto in minuto. Ritorno a Visicari con una gustosa e sana colazione in una splendida terrazza e per finire trasferimento con bus navetta al Castello di Baida». La prenotazione è obbligatoria, chi fosse interessato trova tutti i riferimenti qui.
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