Costume e società

A Catania storie di migranti per discutere del futuro dell’intercultura ai confini dell’Europa

Comunità straniere a confronto, a Catania, per discutere di integrazione e intercultura guardando all’Europa con l’orizzonte del 2030. Appuntamento a palazzo della Cultura venerdì 18 novembre alla presenza dell’arcivescovo metropolita, mons. Luigi Renna, e di esponenti politici a livello regionale e nazionale, senegalesi, mauriziani, filippini, gambiani racconteranno le proprie storie di integrazione per fare emergere buone pratiche e opportunità. Incontri sia nella mattinata che nel pomeriggio con al centro il tema dell’inclusione.
In programma il convegno “Fra noi ma invisibili”, organizzato dal Consorzio di Cooperative Sociali Il Nodo di Catania e dal Consorzio Communitas di Milano. Si tratta del momento conclusivo di un progetto, finanziato dal Ministero degli Interni con il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, che ha puntato l’attenzione sul diritto alla protezione internazionale. Per l’occasione verranno presentati i dati del Dossier Statistico Immigrazione 2022. Una fotografia che rende chiaro il contesto nel quale i migranti vivono fin dal loro arrivo. Per approfondire la tematica sono previsti gli interventi di Jeannot Milinte, dell’associazione degli Immigrati mauriziani della provincia di Catania, Mandiaye Sarr, dell’associazione Cheikh Hamadou Bamba del Senegal, Leni Vallejo, della comunità Filippina etnea, Ismail Bouchnafa, della Federazione islamica della Sicilia, Saikou Ceesay, dell’associazione Giovani Gambiani, Mandiaye Gueye, dell’associazione “Intesa tra culture”, e Cristina Duranti, direttrice della Good Shepherd International Foundation.
Spazio anche al confronto interculturale e interreligioso con un momento di riflessione moderato da Domenico Palermo, esperto di Politiche sociali del consorzio Il Nodo, con Abdelkarim Hannachi, referente per la Sicilia del Dossier Immigrazione, Jean-René Bilongo, coordinatore dell’osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil nazionale, Federica Cordaro, direttrice della Rete dei musei siciliani dell’Emigrazione, Virginia Costa, dirigente del Servizio centrale Sistema Accoglienza Integrazione, il saggista Ottavio Di Grazia, Samira Dlimi, docente dell’École Normale Supérieure di Rabat, e Edgar Josè Serrano esperto di Cooperazione internazionale. A tirare le fila della giornata sarà Michela Bongiorno, dirigente dell’Ufficio Speciale Immigrazione della Regione Siciliana.

Umberto Triolo

Recent Posts

Casteldaccia, i contorni di una strage evitabile

«L'ho incontrato due giorni fa e gli ho chiesto "perché non ti ritiri e te…

26 minuti ago

Strage sul lavoro a Casteldaccia, parla operaio sopravvissuto: «Sentito i colleghi gridare»

«All'improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito l'allarme. Mi sento…

11 ore ago

Strage Casteldaccia, il comandante dei vigili del fuoco: «Con le precauzioni, non avremmo cinque morti»

«Se fossero state prese tutte le precauzioni non avremmo avuto cinque morti». Risponde solo la…

12 ore ago

Strage Casteldaccia, i cinque operai morti uno dietro l’altro calandosi nel tombino

Sarebbero morti uno dietro l'altro i cinque operai, calandosi in un tombino dell'impianto fognario. È…

13 ore ago

Strage sul lavoro a Casteldaccia, i cinque operai morti soffocati per intossicazione. A dare l’allarme un sopravvissuto

Sarebbero morti per intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento…

14 ore ago

Cinque operai morti e un ferito grave nel Palermitano: stavano facendo lavori fognari

Il bilancio è di cinque operai morti e un ferito grave. Secondo una prima ricostruzione,…

14 ore ago