IN QUESTO MOMENTO LA RIUNIONE E’ IN CORSO. VIENE DA CHIEDERSI: MA I SINDACATI TRADIZIONALI RAPPRESENTANO ANCORA GLI INTERESSI DEI DIPENDENTI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, COMPRESI GLI EX SPORTELLISTI?

Si rialza la tensione nel settore della Formazione professionale. E’ notizia di poco fa, l’assessore al Lavoro, Giuseppe Bruno, ha convocato urgentemente i sindacati firmatari del Contratto collettivo di Lavoro della categoria, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal – la riunione è in corso – per comunicazioni impellenti. Cosa tirerà fuori?

I Cobas sono stati convocati o sono stati tenuti fuori?

Ancora: fino a che punto i sindacati – soprattutto Cgil, Cisl e Uil – sono oggi in grado di rappresentare le istanze dei lavoratori della formazione professionale siciliana, compresi i circa mille e 800 dipendenti degli ex Sportelli Multifunzionali licenziati dal Governo di Rosario Crocetta?

Domande che chiamano altre domande: forse l’assessore Bruno ha il fiato sul collo perché il Governo regionale del quale fa parte è in grande difficoltà? Forse l’assessore renziano sta cercando di portare acqua al proprio mulino?

Intanto, una notizia di cronaca scuote l’ambiente.

A Palermo, in piazza Indipendenza, davanti la sede del Governo regionale di Palazzo d’Orleans, una lavoratrice ex sportellista, in sit in da una settima si è sentita male ed e’ stato necessario il ricorso alle cure mediche del 118.

Si tratta di Adriana Vitale, la lavoratrice che ha intrapreso lo sciopero della fame una settimana fa e che ad un tratto ha accusato un mancamento per le condizioni precarie dovute alla scelta estrema come forma di protesta.

L’ennesimo fatto, che testimonia il dramma dei lavoratori, sarà sufficiente a scuotere un Governo ed un assessore al Lavoro assenti e lontani dalla piazza e dai lavoratori?

Ad Adriana Vitale, che spesso abbiamo ben volentieri ospitato, come tanti altri lavoratori che si sono rivolti al nostro giornale, con lettere aperte rivolte al presidente Crocetta, auguriamo di riprendersi prontamente e proseguire la ‘battaglia di legalità e dignità per la difesa del posto di lavoro.