Una discarica senza autorizzazione, «odori nauseabondi e una notevole presenza di mosche e insetti». È lo scenario che si sono trovati davanti gli agenti della sezione ambientale della polizia municipale che, insieme agli operatori dell’Arpa, sono intervenuti nella zona di via Agnelli, dove ha sede una società privata di compostaggio dei rifiuti.
Gli accertamenti dei vigili urbani hanno portato alla scoperta di una vasta area esterna al capannone aziendale, dove era depositato un grosso quantitativo di rifiuti in fermentazione. Senza che fossero effettuati interventi per contenere le emissioni malsane. Inoltre, il percolato presente all’interno della struttura – grande circa cinquemila metri cubi – non poteva essere convogliato verso un idoneo sistema di raccolta perché le caditoie destinate allo scopo sarebbero state totalmente occluse.
Tutti motivi per i quali l’impianto è stato sequestrato, assieme a una diversa area della stessa via in cui l’azienda aveva portato altri quantitativi di spazzatura. Nei giorni scorsi, però, il responsabile della società avrebbe disposto la rimozione dei rifiuti presenti nell’area. Un intervento che non aveva ottenuto la necessaria autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria. Motivo per il quale l’uomo è stato denunciato per la violazione dei sigilli.
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