La notizia è stata rivelata oggi dal quotidiano La Sicilia. Le due infezioni sono legate allo pneumococco, un batterio meno pericoloso del meningococco che non si diffonde. Le condizioni dei ricoverati sono però gravi. Entrambi si trovano in Rianimazione, uno all'ospedale di Siracusa, in prognosi riservata
Vittorio Emanuele, registrati due casi di meningite «Non c’è alcun allarme, è forma non contagiosa»
Due casi di meningite sono stati registrati nei giorni scorsi all’ospedale Vittorio Emanuele, come rivela oggi il quotidiano La Sicilia. I pazienti sono un 36enne catanese, andato ieri al pronto soccorso e poi trasferito all’Umberto I di Siracusa, e un 72enne, anch’egli di Catania, ricoverato al nosocomio etneo nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. Nell’uno e nell’altro caso si è reso necessario il trasferimento ai rispettivi reparti di Rianimazione. «Si tratta di individui già immunodepressi a causa di altre patologie – spiega a MeridioNews Giuseppe Carpinteri, primario del pronto soccorso – le loro condizioni sono gravi, la prognosi è riservata».
«I due casi – continua il medico – riguardano meningite da pneumococco, un batterio che, per fortuna, è meno pericoloso del meningococco dal punto di vista epidemiologico. Non è contagioso». In ogni caso, è stata praticata la profilassi prevista dai protocolli in queste situazioni. Tra le 20 e le 25 persone, personale medico ma anche pazienti che avevano stazionato nei luoghi in cui erano transitati i due malati, hanno assunto una compressa di antibiotico. Il che si è poi rivelato un eccesso di zelo, poiché il trattamento è necessario solo in presenza del meningococco.
«Tra la diagnosi che ha confermato l’infezione e quella che ha escluso il meningococco sono trascorse un paio d’ore – prosegue Carpinteri – così, per scrupolo, è stato somministrato l’antibiotico a tutti i presenti». Allo stesso modo, erano stati allertati i familiari dei due ricoverati. Nessun allarme, dunque. Se non, per l’appunto, in riferimento alle condizioni dei due catanesi. Il Vittorio Emanuele ha a che fare ogni anno con un numero di casi di meningite che varia tra i quattro e i sei. La presenza dello pneumococco è legata spesso a infezioni delle alte vie o delle cavità respiratorie.