I social network sono uno strumento di comunicazione integrato nella quotidianità’ dei teenager e in virtù’ del numero sempre maggiore degli adolescenti presenti sul web hanno determinato una crescita esponenziale dei minori vittime di reati contro la persona che negli anni e’ raddoppiato: dai 104 casi registrati nel 2016 si e’ passati a 177 nel […]
Vita da social, truck polizia postale a Catania
I social network sono uno strumento di comunicazione integrato nella quotidianità’ dei teenager e in virtù’ del numero sempre maggiore degli adolescenti presenti sul web hanno determinato una crescita esponenziale dei minori vittime di reati contro la persona che negli anni e’ raddoppiato: dai 104 casi registrati nel 2016 si e’ passati a 177 nel 2017 e 208 casi trattati nel 2018, le vittime hanno tutte un’eta’ compresa tra i 14 e i 17 anni. Sono le cifre emerse dalla tappa a Catania del truck della sesta edizione di ‘Una vita da social’, campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e del Garante per l’Infanzia. L’attrazione per il selfie, secondo la polizia postale, a volte e’ tale da spingere i giovani a mettersi deliberatamente in una situazione di pericolo. Il 35% dichiara di aver provato a farsi un autoscatto in condizioni potenzialmente pericolose, prevalentemente alla guida del motorino o della macchina. Il 52% in media passa 10 minuti a modificare e a descrivere (con commenti o didascalie) un selfie prima di pubblicarlo.
Sono prevalentemente le donne e i più’ giovani (meno di 17 anni). Il 36% usa spesso i filtri per i propri autoritratti. Che soddisfano globalmente il 53% del campione. “Diffondere una cultura della sicurezza e della legalità’ in Rete – osserva il Questore Alberto Francini – e’ questo uno dei principali obiettivi che la Polizia di Stato, con la Specialità’ della Polizia Postale si prefigge e in questo contesto si inserisce l’iniziativa di ‘Una vita da social’ per un uso corretto e consapevole del web”. “Il web esercita una attrattiva sempre più’ forte sui minori e la nostra attenzione e’ rivolta soprattutto a loro – afferma il dirigente del Compartimento polizia postale per la Sicilia orientale, Marcello La Bella – mancanza di consapevolezza, senso di deresponsabilizzazione e idea di non essere individuati nelle loro condotte on-line conduce ad una crescente illegalità’ giovanile sul web che, chiaramente, richiede un impegno sempre più’ intenso da parte di tutti”.
(Fonte: agenzia di stampa Ansa)