Due casi distinti, ma molto simili, di aggressione sulle donne. Nel capoluogo etneo la polizia ha fermato un 27enne nigeriano che aveva colpito la propria ex con un'asta di ferro, ferendola al collo, e le aveva rubato la borsa. Nell'acese un 33enne, dopo aver picchiato la ex compagna, ha aggredito anche gli stessi poliziotti
Violenze su ex compagne dopo relazione finita Polizia arresta due uomini a Catania e Acireale
Rapina, violazione di domicilio, danneggiamento e false generalità. Sono le accuse con cui ieri la polizia di Catania ha arrestato W. H, 27enne di nazionalità nigeriana. Ieri, intorno alle 8.30, l’uomo si era recato in via Palermo, dove si trova l’appartamento di una connazionale con cui aveva avuto una relazione, chiusa da circa un mese. Giunto sul posto, l’indagato aveva smontato un’asta in ferro dal cancello d’ingresso e, entrato in casa da una porta secondaria, aveva colpito la donna al collo, procurandole una cervicalgia post trauma guaribile, secondo i medici del Vittorio Emanuele, in sette giorni. L’ex compagno le aveva inoltre rubato la borsa, contente anche il cellulare. Poco dopo gli agenti delle Volanti lo hanno individuato in via Luigi Sturzo. In fase di controllo, il ragazzo avrebbe fornito delle generalità false. A tradirlo è stato però il telefono rubato poco prima, che i poliziotti hanno subito riconosciuto. Ora si trova al carcere catanese di piazza Lanza.
Un caso analogo si è verificato ieri mattina ad Acireale, in una stazione di rifornimento. Contattati al numero di soccorso, gli agenti del commissariato acese hanno trovato sul posto un 33enne pregiudicato, le cui iniziali sono iniziali sono L. R. A, che stava aggredendo violentemente una donna, per altro visibilmente alterato, procurandole ferite guaribili in otto giorni. I due, fino a un anno fa, erano legati da un rapporto sentimentale. La cui conclusione non era mai stata accettata dall’uomo. Che, prima di essere immobilizzato, ha pure colpito gli stessi agenti. Il 33enne, in due diversi casi recenti, era già stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.