Via Leucatia, vigilia con il servizio idrico interrotto «Ospiti a casa e io costretto a riempire bidoni»

La casa piena di parenti e amici, la tavola imbandita con le pietanze della tradizione e l’attesa della mezzanotte. Sono le classiche scene delle ore che precedono l’arrivo del Natale. La vigilia ha avuto però un sapore amaro per Salvatore, cittadino catanese che vive in via Leucatia. L’uomo questa mattina ha scelto di scrivere una lettera all’azienda Sidra, ai carabinieri, al tribunale di Catania e alle associazioni che tutelano i consumatori per raccontare la sua disavventura

«Come potrei fare gli auguri a chi ha deciso di lasciarci senza acqua la notte di Natale, con la casa piena di ospiti, impossibilitati a usare i servizi igenici e a fare qualsiasi altra cosa in cui serviva l’acqua», scrive. Salvatore nella sua missiva, inviata con posta certificata, ripercorre i momenti che hanno preceduto la mezzanotte. «Sono corso alla fontana, dove scorre regolarmente l’acqua Carcaci, per prendere alcuni di bidoni d’acqua. In quel momento vi ho pensato intensamente, dai vertici in giù, augurandovi pari sorte».

Si tratta di sospensione di pubblico servizio

Quello che è successo ieri sera, secondo quanto scrive Salvatore, sarebbe da ricollegare a una scelta dell’azienda fornitrice del servizio, la partecipata del Comune di Catania Sidra. «Che chiude ogni notte l’acqua. Impedendo di potersi lavare e usare gli elettrodomestici in una certa fascia oraria». Il periodo di sospensione «in genere è compreso tra le 22.30/23.00 circa, fino alle 6.15 del mattino». «Ma ultimamente anche in prima serata», prosegue l’uomo. Che magari si aspettava una normale erogazione dell’acqua per la notte di Natale. «Anche dopo giorni e giorni di pioggia che avranno riempito i pozzi naturali all’inverosimile. Tutto questo rende impossibile lavarsi a chi deve andare a lavorare al mattino presto e il vostro personale – scrive riferendosi alla Sidra – ci risponde che la cosa è stata sempre così e che ci dobbiamo attrezzare con una vasca». 

Per Salvatore quanto successo ieri è una «sospensione di pubblico servizio». Dopo avere riempito i bidoni, l’uomo ha chiamato il numero verde dell’azienda ma la telefonata non ha risolto i suoi problemi e quelli dei suoi ospiti: «Come sempre accade, l’operatore ha preso nota di tutto, spiegandomi anche che ero il secondo a lamentarmi. Poi ha girato la segnalazione ai tecnici. Questa mattina l’acqua è tornata come sempre. Adesso andrò a fare una scorta perché questa sera potrebbe accadere nuovamente». In attesa che i destinatari della sua missiva riescano ad «accendere una luce su questo abuso è meglio che prego». 


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