Nuovi interventi di guerriglia sulla toponomastica della città. Sono comparse una serie di scritte che ricordano ciò che dell'ex presidente del Consiglio pensava l'intellettuale comunista. Un intervento che segue il progetto Viva Menilicchi!
Via Crispi, una scritta ricorda il suo ruolo nel colonialismo Gramsci: «Prospettò il miraggio delle terre da sfruttare»
Nuovi interventi di guerriglia odonomastica a Palermo. Sono comparse una serie di scritte in via Crispi che sembrano una risposta o una continuazione, a giudicare dalla modalità e dal contenuto, a quelli realizzati nell’ambito del progetto Viva Menelicchi! di Wu Ming 2 e Fare Ala lo scorso ottobre per Manifesta 12, progetto che aveva mappato i luoghi coloniali della città ed era culminato con un Grande Rituale Ambulante contro il colonialismo.
Questa volta il personaggio attaccato dalla guerriglia è Francesco Crispi. Nella via dedicata al quattro volte presidente del Consiglio sono apparse quattro scritte di Antonio Gramsci che creano una sorta di narrazione urbana raccontando quattro tratti di Crispi: dalla promozione dell’impresa coloniale in Etiopia alla repressione dei Fasci siciliani. Non è la prima volta che dopo il partecipatissimo progetto Viva Menilicchi! appaiono interventi sui nomi delle strade dedicati a personaggi legati al colonialismo.
Meno di due settimane fa è stata la volta di via Vittorio Bottego a Catania dove era comparsa la scritta “esploratore e pluriomicida”. A Palermo un intervento simile aveva provocato non poche polemiche e aveva condotto alla rimozione degli interventi. Che però erano ricomparsi pochi giorni dopo a 700 km di distanza, a Bologna.
Interventi di guerriglia odonomastica dopo Viva Menilicchi! erano poi comparsi anche a Ficarazzi e persino a Bolzano. La figura di Crispi in realtà era già stata oggetto di un intervento di Fare Ala che aveva creato un’immagine provocatoria dove la statua a lui dedicata in Piazza Crispi viene abbattuta.