Ventiquattro anni fa, quel 19 luglio 1992, a Palermo un’autobomba esplose in via D’Amelio, uccidendo il giudice Paolo Borsellino, e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Un attentato che seguì – a poco meno di due mesi – l’altro grande agguato costato la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e ai tre agenti di scorta.
Uno squarcio nella storia della Repubblica sul quale ancora non si riesce ancora a fare piena luce. Ieri per le strade del capoluogo siciliano hanno sfilato in corteo gli attivisti delle Agende Rosse che chiedono ancora che si conosca la verità sui fatti di via D’Amelio. In testa al corteo il fratello del giudice, Salvatore. Dopo più di dieci processi, quell’eccidio rimane una pagina oscura della storia del nostro Paese. Una lunga serie di depistaggi, una revisione, condanne definitive nei confronti di gente rivelatasi poi innocente, hanno infatti intorbidito il percorso di ricerca dei responsabili, ed oggi il nuovo corso giudiziario è ispirato dalle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza.
A partire dalle 9 di questa mattina, sono tanti gli appuntamenti organizzati nel capoluogo siciliano per ricordare le vittime. Si inizierà con le attività organizzate dal centro studi Paolo Borsellino e dalla Direzione generale per lo studente del ministero dell’Istruzione, dedicate ai bambini con laboratori e giochi.
Alle 9,45 invece il capo della polizia depone una corona di fiori alla caserma della polizia Lungaro. Alle 10, nell’Aula Magna della Corte d’Appello, si svolgerà un convegno organizzato dall’Anm e dalla Commissione Parlamentare Antimafia per ricordare la figura del giudice Borsellino. All’incontro parteciperanno anche il presidente della Commissione Nazionale Antimafia Rosy Bindi, il presidente della Corte d’Appello di Palermo Gioacchino Natoli, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il procuratore Roberto Scarpinato e il segretario generale dell’Anm Francesco Minisci.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, sul palco posizionato in via D’Amelio sono previsti gli interventi organizzati dalle Agende rosse, con magistrati ed esponenti della società civile. Alle 20 dal luogo della strage partirà il tour in bicicletta che si concluderà in via della Vetriera, presso la Casa di Paolo Borsellino, il centro di aggregazione voluto dal fratello del giudice. La carovana successivamente farà ritorno in via D’Amelio dove assisterà alla proiezione del film Era d’estate. Alle 20.30, da piazza Vittorio Veneto partirà anche la tradizionale fiaccolata promossa da Comunita’ ’92 e Forum XIX Luglio e che si concluderà in via D’Amelio, con alcuni rappresentanti dei Comuni di Palermo, Vittoria e Caltagirone.
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