Unione Acitrezza-Aci Castello, due idee I grillini attaccano il progetto di Drago

Il lungomare dei Ciclopi tornerà a essere unito. È quanto promette Filippo Drago, sindaco di Aci Castello. Il passaggio è ostacolato dal famoso lido dei Ciclopi, sequestrato a Cosa nostra e gestito dalla società Gli ulivi srl, la cui attività è stata rinnovata anche per quest’anno non senza polemiche. «In inverno sarà possibile utilizzare il parcheggio e il passaggio – garantisce Drago – e in estate sarà lasciato libero il passaggio ai pedoni». Previsto anche l’utilizzo di parte dell’area per eventi organizzati dal Comune castellese. Questa soluzione permetterà di riunire Aci Castello e Acitrezza in attesa della tanto invocata passerella, deliberata con un referendum nel maggio 2010. «Il progetto prevede una semplice passeggiata sul lungomare, realizzata con materiali naturali, a quota diversa del litorale, in modo da non interferire con l’attività del lido», spiega Drago. Una struttura in legno e vetro di tipo speciale «a circa tre metri e mezzo-quattro d’altezza». Ma per la quale, dopo l’approvazione della giunta, bisogna attendere il parere della Soprintendenza per garantire il rispetto dei vincoli paesaggistici. La convenzione con l’amministratore giudiziario del lido, dunque, serve a trovare una soluzione all’annosa questione.

Il progetto del Movimento 5 stelle

Ma il tema, tanto caro ai cittadini dei due Comuni e non solo, è entrato prepotentemente nella campagna elettorale in corso ad Aci Castello. Da una parte il progetto dell’uscente e ricandidato Drago, dall’altra quello portato avanti dal Movimento 5 stelle e della candidata sindaco Leda Adamo reso noto ieri sera con un comunicato . «Un passaggio pedonale e ciclabile in legno lamellare e vetro, a bassissimo impatto ambientale e con l’utilizzo di materiali ecocompatibili», è la proposta dei grillini. Che, a differenza del progetto ufficiale, attraverserebbe «il lido alla equivalente quota», con un solo passaggio sopraelevato, a un’altezza di tre metri. Anche il gruppo pentastellato ha avanzato all’amministratore giudiziario della struttura balneare l’idea di un passaggio temporaneo.

La passerella proposta da Filippo Drago viene definita «una struttura in cemento alta sei metri» che provocherebbe problemi al lido sottostante. Il progetto, secondo il gruppo di Adamo, sarebbe «incompatibile sotto il profilo economico, architettonico e di impatto ambientale. La stima dei costi di realizzazione si aggirerebbe intorno ai tre milioni di euro, spesa tre volte superiore rispetto al nostro progetto». Ma il primo cittadino sostiene che la spesa prevista si aggira attorno a un milione e mezzo di euro. Una guerra di numeri che non troverà alcuna tregua. Almeno, non fino alla chiusura delle campagne elettorali.

 

[Foto di Wikimedia commons]


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