Una lezione di Storia moderna all’università di Catania diventa l’occasione per parlare «della città che vogliamo costruire». Succede al dipartimento di Scienze politiche, all’interno della nuova aula magna del polo didattico di via Gravina. Protagonista il presidente della comunità di Sant’Egidio Emiliano Abramo, candidato alla poltrona di primo cittadino a Catania, faccia a faccia con un centinaio di studenti, in prevalenza matricole iscritte al primo anno del corso di Scienze dell’amministrazione. L’incontro però, secondo quanto ricostruito da MeridioNews, non era nel programma ufficiale dell’ateneo. Sarebbe stata un’iniziativa autonoma della professoressa Maria Concetta Calabrese, da molti anni titolare della cattedra nel dipartimento ed ex professoressa proprio di Abramo.
Risalto all’appuntamento, a margine dell’iniziativa, è stato dato anche sulla pagina Facebook ufficiale del candidato politico. Un post, con fotografia, in cui i contenuti sembrerebbero essere stati prettamente legati alla sua nuova veste: «Sono alla facoltà di Scienze politiche per parlare della città che vogliamo costruire per i prossimi 10 anni», si legge. A seguire, alcuni hashtag che fanno riferimento alla sua lista civica e alla dicitura «Abramo sindaco». «Ieri eravamo in aula per la solita lezione, ma la professoressa ci ha presentato questo suo ex allievo», racconta una studentessa. «Non ha fatto nessun riferimento al fatto di essere candidato a sindaco, ma era chiaro che i discorsi erano di natura politica», aggiunge la ragazza, specificando che l’incontro «è durato quasi 50 minuti».
La prof Calabrese, contattata telefonicamente da MeridioNews, conferma l’incontro: «Ma non intendo fare nessuna pubblicità a questa cosa», premette. Un incontro, nelle sue parole, legato unicamente «a poveri ed emarginati», ma gli studenti spiegano che si è parlato pure del «porto e della periferia di Catania». Sul post su Facebook, in cui il candidato rilanciava l’incontro in chiave elettorale, Calabrese non ha dubbi: «Dirò ad Abramo di rimuoverlo». Ed è lui stesso a confermare l’infelicità del messaggio online, precisando di «non avere mai pronunciato il nome della mia lista elettorale». Quando però chiediamo del collegamento con la sua lezione, la professoressa taglia corto e ci invita a non dare risalto alla vicenda: «Non do nessuna notizia e diffido a fare qualunque articolo sul giornale».
Nervosismo comprensibile se si considera che l’incontro era già andato decisamente di traverso anche ai vertici di Unict. A microfoni spenti ,il fatto viene condannato senza giri di parole. Nello stesso tempo, sul tavolo sarebbe finita l’idea di adottare una soluzione tampone: cioè invitare nelle prossime settimane anche gli altri candidati a sindaco. Così da offrire loro la possibilità di parlare davanti alla stessa platea di studenti che hanno ascoltato il discorso del capo della comunità di Sant’Egidio.
Due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Papardo di Messina sono state sequestrate dai carabinieri del…
Sanzioni per un totale di 132mila euro sono state applicate a Catania dalla polizia ai titolari di…
Fogli di via, ammonimenti, avvisi orali e daspo urbano. La questora di Caltanissetta, Pinuccia Albertina…
Giudizio immediato nei confronti di Daniele Alba, meccanico di 35 anni di Cianciana, nell'Agrigentino, che…
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Nicola Catania confermando definitivamente l’elezione…
Lo scorso 18 ottobre sono arrivate da Roma, dagli uffici del ministero dell'Interno, in concerto…