Un’Altra storia all’attacco dell’Ars: “La Commissione Antimafia? Delegittimata”

Il ‘siluro’ lanciato da Alfio Foti e Giovanni Ferro, esponenti di punta di “Un’Altra storia”, il Movimento di Rita Borsellino, fa veramente male. Tema: la Commissione Antimafia di Sala d’Ercole. O meglio, i parlamentari dell’Ars chiamati a far parte di questa Commissione.

“Già negli anni passati – dicono Foti e Ferro – avevamo espresso la nostra contrarietà a una Commissione Antimafia di facciata come quella costituita all’Ars. Oggi, dopo aver appreso i nomi che compongono la nuova Commissione, siamo ancora più conviti del nostro giudizio”.

“Non è accettabile, infatti, che tra i componenti ci sia Salvino Caputo, condannato in via definitiva per tentato abuso d’ufficio, e Girolamo Fazio, condannato per violenza privata”.

Fine dei rilievi? Non esattamente. Perché la parte più pesante di un comunicato al vetriolo deve ancora arrivare. E
arriva, puntuale, senza se e senza ma: “Solleva poi perplessità la presenza di Giovanni Lo Sciuto – scrivono Foti e Ferro –  socio fondatore di una società insieme alla sorella e al cognato del Matteo Messina Denaro”.

Un attacco pesantissimo a un parlamentare regionale, Giovanni Lo Sciuto, alla sua prima legislatura, eletto nelle file del Partito dei Siciliani.

Pesantissimo anche l’attacco sferrato a Fabrizio Ferrandelli, anche lui entrato a far parte della Comisisone Antimafia del’Ars: “Ci sembra inopportuno, infine, la presenza di Ferrandelli, che nel corso delle primarie aveva come referente allo Zen una donna che ha ospitato a casa sua un boss”.

Il riferimento è alle primarie del centrosinistra per le elezioni a Sindaco di Palermo. In quell’occasione Ferrandelli si candidò contro Rita Borsellino, sostenuto dal Pd di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia, alleati di ferro dell’allora Governo regionale retto da Raffaele Lombardo.

Le primarie le ha vinte Ferrandelli. Ma le ombre di quel risultato elettorale non si sono mai diradate. tanto che oggi Ferro e Foti riprendono la storia. Per contestare la presenza, a loro avviso sbagliata, di Ferrandelli nella Commissione Antimafia regionale.

va detto, ad onor di cronaca, che Ferrandelli, oggi, dopo aver ‘pesato’ Cracolici e Lumia li ha abbandonati e ha intrapreso  una via politica di chiarezza, schierandosi contro l’ala consociativa e collusa con la ‘vecchia’ politica del suo Partito. Ma, evidentemente, a Ferro e Foti, il fatto che Ferrandelli, l’anno passato, si sia fatto ‘usare’ da Cracolici e Lumia pesa ancora.

 


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