Un fenomeno, denuncia l'associazione Comitati Civici, alimentato spesso da chi si occupa di eliminare materiale di risulta e mobili dalle abitazioni, scaricandolo poi di fatto per strada. Guarda le foto
Una discarica abusiva vicino al liceo Ninni Cassarà Cittadini: «Controlli più stretti, anche con telecamere»
Una discarica abusiva a due passi dal liceo linguistico intitolato a Ninni Cassarà, in via Nicolò Spedalieri. Materiale di risulta, mobili, cartone, polistirolo in grande quantità abbandonati per strada, probabilmente risultato di una recente ristrutturazione. Lo denuncia l’associazione Comitati Civici. «Questa immonda montagna di materiali di ogni tipo – dice il presidente dell’associazione Giovanni Moncada – anche pericolosi, resta abbandonata lì per molto tempo, trasformando di fatto intere zone in discariche a cielo aperto».
Un fenomeno, denuncia ancora l’associazione, alimentato spesso da chi si occupa di eliminare questo tipo di materiale dalle abitazioni, scaricandolo poi di fatto per strada: «Si capisce subito dalla quantità notevole di rifiuti della stessa tipologia ammassati in una data area – spiega Moncada -. In pratica si tratta di persone che, in cambio di un piccolo compenso, eludono ogni regola che impone lo smaltimento dei rifiuti seguendo le direttive di legge».
Una delle possibili soluzioni al problema è lo stretto controllo del territorio che i cosiddetti scaricatori abusivi spesso riescono a eludere. «L’unico sistema per stroncare questa attività abusiva – prosegue Moncada – che mortifica noi cittadini e che ha ridotto l’intero tessuto urbano, dalle periferie al centro storico, in una immensa discarica a cielo aperto, è quello di dotare la città di sistemi di videosorveglianza, come hanno fatto in altre città italiane ed europee. Si dovrebbero anche organizzare pattuglie che controllino il territorio in modo continuativo e capillare, per scoraggiare questi comportamenti e per restituire sicurezza ai cittadini».
Conti alla mano, dicono ancora dall’associazione, costerebbe meno all’amministrazione mettere in atto questi provvedimenti anziché vanificare il lavoro «peraltro insoddisfacente» della Rap e della Reset. «Siamo in piena guerra fra cittadini normalmente civili e chi tenta di rendere vano ogni sforzo per fare rinascere la nostra città. Fino ad oggi questa guerra l’hanno vinta loro», conclude Moncada.
La Rap in una nota diffusa giorno 10 giugno informa che gli ingombranti sono stati rimossi da via Spedalieri. Ricorda inoltre ai cittadini che esiste un numero verde dedicato al ritiro gratuito di questo tipo di rifiuti.