Ha appena 20 anni e si ritrova a concorrere per il premio Nobel per la letteratura, il più importante riconoscimento mondiale per uno scrittore e poeta. Si tratta di Alessio Arena, giovane palermitano che, dopo aver vinto il prestigioso Premio Salvatore Quasimodo per la letteratura, torna a far parlare di sé. L’Accademia de’ Nobili di Firenze, di cui è parte dall’anno scorso, ha approvato la proposta di candidatura del giovane al pù celebre dei premi letterari.
«Il Senato Accademico – racconta Alessio Arena a Meridionews – ha approvato la mia candidatura all’unanimità. Sono molto stupito e sbalordito dalla notizia e guardando i nomi degli altri candidati della storia, non necessariamente dei vincitori, vengono i brividi: sono i grandi autori della letteratura italiana a cui ho sempre fatto riferimento e continuo a considerarli tali. Non oso assolutamente – continua – paragonarmi ai precedenti candidati e soprattutto ai vincitori: vincere è impossibile e nessuno se lo aspetta. Ma ci sono anche tanti autori contemporanei che non hanno ricevuto questo onore e che l’avrebbero meritato, in primis Pier Paolo Pasolini».
Sono pochi gli enti in grado di portare una candidatura in Svezia, simili per intenti all’istituzione che ogni anno consegna i premi; tra questi vi è l’Accademia de’ Nobili di Firenze. «Abbiamo proposto la candidatura di Alessio Arena all’Accademia di Svezia prima di Natale, – spiega Claudio Faletti, Gran Cancellieri dell’Accademia – introducendo il nome di un poeta promettente, nonostante la giovane età, che utilizza un linguaggio nuovo: l’intenzione è stata quella di porre un tassello, aspettiamo presto di ricevere un riscontro».
Lo scorso dicembre è uscita la nuova raccolta del palermitano, intitolata Lettere dal Terzo Millennio, un lavoro molto eclettico e dalla forte introspezione, che rispetto alle precedenti raccolte «ha anche un aspetto, per così dire, civile». L’Accademia ha candidato Arena sulla base del suo intero lavoro, ma quest’ultima opera ha sicuramente aiutato il Senato Accademico a prendere un decisione positiva: la candidatura è di qualche giorno successiva alla pubblicazione del nuovo volume.
«È una spropositata generosità dell’Accademia, – conclude Alessio Arena – che io considero come una manifestazione di fiducia che spero di onorare, facendo in modo di adoperarmi per qualcosa di utile, anche verso l’altro e che possa arricchire la mia generazione e il genere della poesia che ho scelto, dimostrando che sia un genere vivo, seguito da molti, anche giovani, sia come lettori che come autori». A questo punto spetta ai laureati di Stoccolma analizzare tutte le candidature che sono arrivate in questi mesi iniziale dell’anno, per poi stilare una lista e infine decretare il vincitore il prossimo dicembre.
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