Due squadre del soccorso alpino e speleologico siciliano in azione a Monte Pellegrino per una turista straniera rimasta ferita mentre percorreva il sentiero della Valle del Porco. La donna, una turista ceca di 26 anni, stava compiendo un’escursione insieme al marito e due figli minorenni, senza alcuna guida locale. La famiglia era salita dalla Scala vecchia, […]
Turista ferita a Monte Pellegrino L’intervento del soccorso alpino
Due squadre del soccorso alpino e speleologico siciliano in azione a Monte Pellegrino per una turista straniera rimasta ferita mentre percorreva il sentiero della Valle del Porco. La donna, una turista ceca di 26 anni, stava compiendo un’escursione insieme al marito e due figli minorenni, senza alcuna guida locale.
La famiglia era salita dalla Scala vecchia, visitato il Santuario e stava scendendo dalla Valle del Porco. L’incidente è avvenuto a circa un terzo del percorso. L’escursionista è scivolata in uno dei gradoni di roccia che si trovano lungo il sentiero procurandosi la sospetta frattura della caviglia destra.
I suoi compagni hanno chiamato la centrale del 118 che, pochi minuti dopo le 18, ha allertato il soccorso alpino. In pochi minuti quindici tecnici hanno raggiunto le scuderie reali della Favorita, a monte delle quali inizia il ripido sentiero della Valle del Porco che lambisce il Gorgo di Santa Rosalia e finisce a poche decine di metri dal piazzale del Santuario. Da lì hanno raggiunto la ferita, l’hanno imbarellata e scesa a spalle fino alla piazzola delle scuderie dove ad attenderli c’era un’ambulanza del 118. Le operazioni sono state rese più difficoltose dal calare del buio e dalla vegetazione che restringe il sentiero.
L’ultimo intervento del sass a Monte Pellegrino risale al 10 febbraio scorso quando un escursionista palermitano di 87 anni era rimasto ferito in località Gorgo Rosso. In quel caso i tecnici del soccorso alpino, trasportati da un elicottero del IV Reparto Volo della polizia, si erano calati col verricello, lo avevano imbracato e portato a bordo per portarlo all’aeroporto di Boccadifalco.
(fonte: soccorso alpino)