Una truffa con finti investimenti in criptovalute per centinaia di migliaia di euro. Su questo sta indagando la procura di Palermo che attenziona un’organizzazione criminale con ramificazioni anche in Albania, Romania e altri Paese europei. Al momento, ci sarebbero sette casi denunciati e nove persone indagate. Un’inchiesta che potrebbe essere collegata anche ad altri procedimenti in corso in altre città, come Pordenone (in Friuli Venezia Giulia) e Ravenna (in Emilia Romagna).
Stando a quanto è stato ricostruito finora, componenti dell’organizzazione criminale sarebbero state persone insospettabili che si sarebbero servite di un call center con tanto di app creata appositamente. Così avrebbero contattato risparmiatori proponendo di investire in criptovalute con promessa di guadagni cospicui. In realtà, le vittime non hanno mai ricevuto neanche un soldo. Sostenendo di avere problemi bancari, i truffatori avrebbero proposto di spostare i conti in altri Paesi – per esempio a Malta -chiedendo in cambio altro denaro. Secondo ciò che è emerso, l’associazione criminale avrebbe potuto contare anche sulla collaborazione di esperti informatici.
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