Treni: Pa-Ct, in 7 mesi 21 giorni di ritardo La classifica dei collegamenti da incubo

In quasi sette mesi, cioè da quando sono stati avviati, i treni veloci Palermo-Catania hanno accumulato 21 giorni di ritardo, cioè 515 ore. È il report del Comitato pendolari siciliano che stila anche la classifica dei peggiori viaggi da incubo tra le due principali città siciliane. Era il 3 maggio quando le sette nuove coppie di treni vennero inaugurate. Il loro compito era offrire un’alternativa dopo la chiusura del viadotto Himera, sull’autostrada A19, colpito da una frana. L’esperimento si può dire riuscito, vista l’affluenza di passeggeri, ma non mancano le note dolenti. 

Il comitato pendolari ha effettuato 187 giorni di monitoraggio, escludendo dal conto il periodo di ottobre in cui la linea ferrata tra Caltanissetta e Palermo è stata chiusa a causa dei danni causati dal maltempo. Su 2.375 treni presi in esame, solo il 7 per cento è arrivato in anticipo o in orario, mentre il 33 per cento ha accumulato un ritardo inferiore ai cinque minuti. In sintesi si può dire quindi che quattro treni su dieci hanno rispettato la tabella di marcia. Il restante 60 per cento ha invece portato ritardi superiori ai cinque minuti. Nel dettaglio: il 19 per cento tra i sei e i dieci minuti; stessa percentuale per le due fasce successive: quella tra gli undici e i venti minuti e oltre i venti minuti di ritardo. Infine 46 treni, cioè il due per cento del totale, ha raggiunto la destinazione con oltre un’ora di ritardo. 

All’interno dei numeri generali c’è poi il podio dei viaggi da incubo. Il treno che ha creato più spesso disagi ai viaggiatori è stato il Palermo-Catania delle 17.36 con 52 ore di ritardo. A seguire il gemello, il Catania-Palermo delle 17.32, con 50 ore di attesa. Un bel guaio, considerando che la fascia oraria del pomeriggio è tra le più frequentate dai pendolari. L’ultimo gradino del podio di questa galleria degli orrori spetta a un treno mattutino, il Palermo-Catania delle 7.36, con 43 ore di ritardo. Medaglia di legno per il Catania-Palermo delle 7.38. che si ferma a 40 ore. 

Un servizio utile, quello della verifica del rispetto degli orari svolto dal comitato pendolari, che dovrebbe essere curato dalla Regione, contraente di Trenitalia, perché sui risultati e sugli eventuali disservizi, dovrebbe basarsi il sistema di premialità e penalità. Il comitato infine sottolinea come l’introduzione dei treni veloci a partire da maggio non può essere considerata una novità, o peggio un miracolo. «Con la firma del Contratto Istituzionale di Sviluppo del 28/02/2013 i tempi di percorrenza della Catania-Palermo venivano già dichiarati in 2 ore e 45 minuti – denuncia il comitato -. Quindi i treni regionali veloci c’erano da prima del cedimento dell’Himera ed erano stati anche previsti nel Cis, con tempi di percorrenza inferiori ma non sono stati né concretizzati, né incentivate le frequenze delle corse giornaliere se non per l’emergenza sull’A19, tra l’altro due anni dopo e non rispettando i tempi dichiarati di 2 ore e 45 minuti del Cis».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il Comitato pendolari ha monitorato, a partire da maggio, i treni veloci tra le due principali città dell'Isola. Scoprendo che sei su dieci non hanno rispetto la tabella di marcia. Solo il 40 per cento è arrivato puntuale o con un'attesa inferiore ai cinque minuti. Ecco il podio dei viaggi che hanno creato più disagi

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]