Trappeto sud, arriva il metano In ritardo di 10 anni e non per tutti

Inaugurata la rete per la fornitura di metano anche nella zona Trappeto sud del Comune di Catania, ma non per tutti. Dopo anni di progetti interrotti e lavori mai finiti, se alcuni cittadini sono contenti perché finalmente hanno anche loro il metano a casa, altri sono molto arrabbiati. «Più di 300 famiglie – spiega Marcello Tringali, consigliere della VII municipalità del Comune etneo – hanno scoperto dalla stampa che la strada in cui vivono, via San Giacomo, è stata annoverata tra quelle in cui era finalmente arrivato il metano. E invece non solo non è così, non hanno mai nemmeno visto effettuare i relativi lavori».

Effettivamente la via San Giacomo è tra quelle menzionate: Amari, San Giacomo, Selvaggi, Gioviale, Arezzo, Ota, Borgese, Giarre, Riposto, Aguglia, Caudatella, Morano e viale Benedetto Croce. I residenti si sentono preso in giro. E proprio pochi giorni fa, durante l’inaugurazione della rete, hanno chiesto spiegazioni al sindaco Raffaele Stancanelli e ad Agatino Lombardo presidente dell’Asec, Azienda servizi energetici Catania. Come mai si afferma copertura totale quando così non è? E perché non è totale?, hanno chiesto i cittadini. «Il sindaco non ne sapeva nulla – racconta Tringali – mentre il presidente Lombardo ha ammesso che effettivamente  la copertura non è totale nella zona, come invece era stanno annunciato». A quanti sono rimasti esclusi dalla fornitura, «non resta che farne richiesta, ci ha detto Lombardo», riferisce ancora Tringali che però considera assurda la richiesta. «Non possono esserci cittadini di serie A e di serie B – tuona -. Si tratta di un servizio pubblico che devono avere tutti».

Secondo Agatino Lombardo non c’è nessuna assurdità. «Il progetto è vecchio, almeno di dieci anni, e ci siamo limitati a completarlo – afferma –. Tutti i cittadini hanno lo stesso diritto, ma purtroppo il progetto non tiene conto dell’espansione urbanistica e alcune centinaia di persone sono rimaste scoperte» continua. Quello raggiunto in questi giorni è per il presidente dell’Asec comunque un ottimo risultato. «Abbiamo finalmente risolto un annoso problema per circa ventimila utenti – conclude –. Sarebbe altrimenti stato un dramma».

[Foto di Marco Crocoli]


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