«Un’altra luce che si accende a Catania grazie anche alla società civile». Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha commentato l’inaugurazione della nuova illuminazione delle Terme romane dell’Indirizzo, in piazza Currò. Monumento risalente al periodo tra il IV e il V secolo dopo Cristo, in ottimo stato di conservazione grazie ai padri Carmelitani che le utilizzarono […]
Terme dell’Indirizzo, installata illuminazione Impianto realizzato con supporto di sponsor
«Un’altra luce che si accende a Catania grazie anche alla società civile». Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha commentato l’inaugurazione della nuova illuminazione delle Terme romane dell’Indirizzo, in piazza Currò. Monumento risalente al periodo tra il IV e il V secolo dopo Cristo, in ottimo stato di conservazione grazie ai padri Carmelitani che le utilizzarono per secoli come cantina del proprio convento.
L’illuminazione, curata dall’archeologo Fabrizio Nicoletti, è stata realizzata grazie a una sponsorizzazione della ditta Cobar ottenuta dalla sezione catanese di Italia Nostra, presieduta da Tania La Via Paternò, che ha promosso l’iniziativa, sotto l’egida del Polo Museale. Il sindaco ha ieri ringraziato la direttrice del Polo, Maria Costanza Lentini, sottolineando «l’attenta regia di chi vuole non soltanto tutelare ma soprattutto valorizzare i Beni culturali della nostra città».
Un «ringraziamento particolarissimo» Bianco lo ha rivolto poi a Italia Nostra «innanzitutto per questa iniziativa bella e che porta luce su un monumento che potrà e dovrà essere ulteriormente valorizzato nel contesto di un luogo di grande importanza simbolica per la città».
«Ma voglio ringraziare Italia Nostra – ha aggiunto il Sindaco – anche perché fu il suo presidente di allora, l’architetto Pavone, a dare l’allarme per evitare un autentico scempio. Proprio in questa zona della città Ferrovie dello Stato aveva progettato di far passare l’alta velocità con doppi binari sugli archi della Marina, praticamente sfiorando il Castello Ursino e demolendo decine di edifici di rilevante valore monumentale. Fu Italia Nostra a lanciare l’allarme coinvolgendo tutto il mondo delle associazioni, la società civile, il mio predecessore, l’allora sindaco Stancanelli. Questa battaglia della città è stata vinta e nei giorni scorsi la Giunta comunale da me presieduta ha definitivamete approvato il nuovo progetto di Rete ferroviaria italiana».
«Il raddoppio – ha concluso Bianco – sarà realizzato ma, come da noi richiesto, la linea sarà sotterranea, sotto il Porto, riaffiorando all’altezza di Acquicella. E ho chiesto e ottenuto dalle Ferrovie che, a loro spese, gli Archi della Marina, liberati dai binari, diventino una bellissima passeggiata pedonale e ciclabile».
(Fonte: portavoce Enzo Bianco)