La polizia ha tratto in arresto per tentata rapina e denunciato per ricettazione, M.G., 19enne marocchino, con precedenti di polizia. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la notte scorsa, nel corso degli ordinari servizi di controllo del territorio, transitando lungo la via Errante hanno notato tre persone, due delle quali con le spalle al […]
Tenta rapina con bottiglia rotta, arrestato 19enne
La polizia ha tratto in arresto per tentata rapina e denunciato per ricettazione, M.G., 19enne marocchino, con precedenti di polizia. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la notte scorsa, nel corso degli ordinari servizi di controllo del territorio, transitando lungo la via Errante hanno notato tre persone, due delle quali con le spalle al muro ed uno che si agitava nervosamente al loro indirizzo.
Scesi dal veicolo, sono subito intervenuti intuendo che ci fosse qualcosa che non andasse; uno dei tre giovani, quello più agitato, alla loro vista ha tentato di darsi alla fuga, disfacendosi, lanciandolo per terra di un coccio di vetro. Gli agenti, dopo un breve inseguimento, lo hanno raggiunto, bloccato ed identificato per M.G., cittadino marocchino; poi, grazie alla ricostruzione effettuata con gli altri due giovani presenti sul posto, hanno accertato che il giovane aveva fermato per strada i due malcapitati con l’intento di rapinarli minacciandoli con i cocci di una bottiglia di vetro.
Durante le successive fasi della perquisizione a cui è stato sottoposto, il 19enne ha tentato inoltre di disfarsi di un telefono cellulare in suo possesso che gli agenti hanno prontamente recuperato, accertando che era stato oggetto di furto qualche ora prima in piazza Sant’Anna; a seguito degli accertamenti è stata quindi contattata la proprietaria a cui è stato riconsegnato il maltolto. Il giovane malvivente è stato pertanto tratto in arresto per il reato di rapina tentata e denunciato per ricettazione; dopo gli ulteriori adempimenti di rito è stato condotto presso il carcere Pagliarelli.
(fonte: questura di Palermo)