Un caos senza fine. L’ennesimo capitolo della vicenda legata ai mancati ripescaggi in B è, probabilmente, ancora più sorprendente dei precedenti. Il Tar del Lazio, nella giornata di ieri, ha capovolto una situazione che sembrava già consolidata, portando a un vero e proprio rimescolamento di carte per ciò che riguarda la composizione della serie cadetta. La decisione del tribunale amministrativo regionale, presieduto da Germana Panzironi, ha avuto l’effetto di sospendere il pronunciamento del Tribunale federale nazionale (organo di primo grado della giustizia sportivaì) che, lo scorso primo ottobre, aveva dichiarato la sua incompetenza nel giudicare la legittimità del provvedimento Figc che aveva dato lo sta bene per la nuova Serie B a 19. Tutto in stand by dunque, in attesa dell’udienza del marzo 2019, in cui si discuterà nel merito la vicenda
È ovvio, però, che una soluzione debba essere trovata ben prima di quella data. Il collegio giudicante, con a capo Panzironi, non ha fatto altro che passare la patata bollente nelle mani della nuova Figc, presieduta dal neo-eletto Gabriele Gravina, già massimo dirigente della Lega Pro. Una prima, importante prova di stabilità per la nuova governance, appena insediatasi in via Rosellini. La federazione dovrà immediatamente prendere una decisione, indicando con chiarezza la via da seguire. Gravina era stato eletto con, all’ordine del giorno, la prospettiva di riportare la B a 20 squadre, nell’ottica di una completa riformulazione dei campionati. Adesso, però, tutto potrebbe cambiare e, con ogni probabilità, si accelereranno i tempi per riportare la serie cadetta a 22 squadre. Attraverso quali criteri, però?
Ieri, infatti, il Tar ha anche respinto il ricorso con cui la Ternana chiedeva di sospendere la decisione con la quale il Collegio di Garanzia del Coni, a settembre, aveva dichiarato improcedibile il ricorso della squadra umbra in merito alla riammissione di Catania e Novara nella eventuale classifica dei ripescaggi. Negli eventuali tre posti a disposizione, dunque, i rossazzurri ci sarebbero di diritto. Capire cosa avverrà, adesso, è molto complicato. La cronaca ci dice che oggi, nel primo pomeriggio, la Lega di Serie B ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza emessa ieri dal Tar del Lazio. Il rischio è quello di una sospensione del campionato di C: al momento, solo le partite di Ternana, Siena, Novara e Pro Vercelli sono state rinviate. Poco meno di un’ora fa, poi la Pro Vercelli ha chiesto al Collegio di Garanzia la fissazione di una nuova udienza per fissare al più presto i criteri per i ripescaggi.
Questo caos giuridico coinvolge in pieno anche il Calcio Catania. Stamane il direttore Pietro Lo Monaco ha definito la possibilità di un reintegro in B una vera e propria pazzia, evidenziando come il club aspetti da tre mesi una decisione chiara a riguardo. Adesso la priorità non può che andare al campo, con i recuperi con Siracusa e Matera da disputare: immaginare di dover recuperare nove partite di B è una follia, secondo il direttore. Quali i possibili scenari per il club etneo? Ipotizzare un immediato ripescaggio è fantascienza, dato che la squadra ha già giocato sei incontri e nel weekend (ancora non c’è certezza) si appresta a giocare contro la Viterbese. La soluzione al momento più percorribile sembra quella di un lauto risarcimento, con somme milionarie, unito a un aumento del numero di promozioni (due per ogni girone) dalla Serie C alla B.
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