La nuova rottura ha provocato la sospensione del servizio idrico nel Messinese. I tecnici sono al lavoro per stabilire la portata dei danni e capire come ridurre al minimo i disagi. Il problema sono i «continui smottamenti», dichiara il sindaco calatabianese Giuseppe Intelisano. Guarda il video
Il video sul fronte della nuova frana Sopralluogo degli esperti a Calatabiano
Fango e detriti. E una nuova falla, dodici metri a monte da quella che negli scorsi giorni ha tenuto senz’acqua il Messinese e messo in ansia i residenti di Calatabiano. Lo scenario che si presenta ai tecnici di nuovo al lavoro nel Comune ionico è dei peggiori. Dopo le abbondanti piogge di sabato e domenica, una nuova rottura alla condotta dell’acquedotto di Fiumefreddo – che porta mille litri di acqua al secondo verso Messina – ha determinato ancora una volta l’interruzione del servizio di approvvigionamento idrico.
«C’è una fuoriuscita a monte della prima perdita, a distanza di do dici metri», afferma il sindaco calatabianese Giuseppe Intelisano. Sulla collina, ritenuta ad alto rischio idrogeologico, sono in corsi i sopralluoghi dei geologi del Genio civile di Catania e i tecnici dell’Amam, l’azienda che gestisce il servizio. Il problema sono i «continui smottamenti», che portano «fango e detriti nel centro storico. È un pericolo costante», sostiene il primo cittadino.
«I tecnici stanno verificando se trattasi di rottura o lesione», fanno sapere dalla prefettura di Messina. «Certamente, viste le condizioni precarie del terreno su cui poggia la condotta, divengono urgenti le attività di ancoraggio della condotta stessa e di consolidamento della collina, peraltro già segnalate al Comune di Messina, all’Azienda erogatrice delle risorse idriche e alla Protezione civile regionale».