Stop ai pullman extraurbani nel centro storico Abolito il capolinea di via Paolo Balsamo

Prosegue un passo alla volta la rivoluzione del trasporto pubblico locale a Palermo. Dopo il piano di riordino delle linee Amat, che, previo assenso del Consiglio comunale, saranno dimezzate per aumentarne la frequenza, tocca ora alle linee extraurbane, che la giunta Orlando ha deciso di tenere fuori dal centro storico con l’eccezione dei pullman per l’aeroporto «Falcone Borsellino», mentre da gennaio entreranno in vigore le nuove norme sulle corsie preferenziali. Il tutto nell’ambito del contratto di servizio che si appresta ad essere discusso in aula e nel rispetto del Pgtu.

In questi giorni il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità Giusto Catania hanno incassato l’apertura di credito del Pd («Il tram deve entrare in funzione, sì alla Ztl ma va migliorata», ha concesso il consigliere Rosario Filoramo) e di Forza Italia, per bocca del nuovo commissario regionale Gianfranco Miccichè. Tutti concordi sulla necessità di rilanciare un’azienda che ha in dotazione appena 522 autobus e ne riesce a mettere su strada, considerando quelli guasti nelle officine, giusto la metà. C’è un paio di mezzi che ha una cinquantina d’anni, altri sette che ne hanno 20. Il ricambio è già iniziato con l’acquisto di 18 mezzi a metano ma non basta: ogni anno gli autobus della società di via Roccazzo percorrono 17,6 milioni di chilometri trasportando 74 milioni di passeggeri. L’Atc di Bologna, giusto per fare un esempio, ne percorre 37,2 per 108,4 milioni di passeggeri, con più del doppio dei mezzi (1.251).

Insomma, migliorare il trasporto su gomma e rendere i mezzi più veloci e puntuali (oggi viaggiano a una media di appena 13 km/h) è più che una necessità per una città sempre più inquinata. Si comincia con il piano per le linee extraurbane: il capolinea di via Paolo Balsamo viene abolito e trasferito al parcheggio Basile, «dove, tra l’altro – fanno sapere da piazza Pretoria -, si sta completando il posizionamento delle ultime pensiline per renderlo attivo», al parcheggio di piazzale John Lennon e in piazzetta Cairoli. I pullman extraurbani non potranno accedere all’interno della futura Ztl né potranno percorrere via Libertà, via Notarbartolo e via Duca della Verdura o sostare alla Stazione Centrale.

Soltanto nelle ore di punta (dalle 7 alle 9 e dalle 12.30 alle 14.30) potranno entrare e uscire dalla città percorrendo l’asse Lennon-Notarbartolo-Sciuti-Duca della Verdura e l’asse Basile-Tukory-Oreto-Stazione. Il collegamento per Monreale farà tappa in piazza Indipendenza in un ideale percorso arabo-normanno. Nel resto della giornata i pullman potranno muoversi solo su viale Regione o via mare. Oltre alle fermate canoniche lungo il tragitto per Punta Raisi e quelle Basile-Indipendenza-Stazione, ne sono previste altre tre in via Archirafi, in via Cappello e in via Oreto.

Dopo l’adozione del nuovo contratto di servizio, toccherà alla revisione del traffico su gomma urbano, con il dimezzamento delle linee da 87 a 52 con 500 autisti, anche per affrontare l’invecchiamento del personale: soltanto nel 2014 sono andati in pensione 35 autisti e 122 hanno un’età fra i 59 e i 66 anni, mentre altri 55 sono stati formati per guidare i convogli del tram. Duecento vetture viaggeranno di giorno dalle 7 alle 20, sette di notte e otto navette saranno dedicate a centro storico e percorso Unesco, ospedale Civico e cimitero dei Rotoli. Spariranno i nodi di piazza Principe di Camporeale e piazza Sturzo e verranno rinforzati, oltre a quello al parcheggio Basile, i nodi Emiri, Giotto e Oreto.

Per quanto riguarda le corsie preferenziali, dall’1 gennaio saranno operative le nuove tariffe (300 euro l’anno più 15 per l’istruttoria). Tutti i mezzi che le attraverseranno dovranno obbligatoriamente essere dotati di pass. Inoltre per le prime settimane del nuovo anno si attende il via libera ai lavori per installare cinque chilometri di nuovi cordoli (con tanto di videosorveglianza) grazie ai 2 milioni del Ministero dell’Ambiente nell’ambito del Paes.


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