Dopo un’ora di camera di consiglio e un processo durato oltre due anni il gup di Palermo Marina Petruzzella scagiona l’ex ministro democristiano, accusato di violenza o minaccia a corpo politico dello Stato, per «non aver commesso il fatto». Si tratta di uno stralcio del troncone principale del processo sulla presunta trattativa
Stato-mafia, Mannino assolto: «Finisce un incubo» Ma la Procura è pronta a impugnare la sentenza
Assolto «per non aver commesso il fatto». Dopo un’ora di camera di consiglio e un processo durato oltre due anni il gup di Palermo Marina Petruzzella scagiona l’ex ministro Calogero Mannino, accusato di violenza o minaccia a corpo politico dello Stato. Il processo era uno stralcio del troncone principale dell’inchiesta sulla presunta trattativa Stato-mafia e la Procura aveva chiesto per l’ex democristiano una condanna a nove anni. Secondo l’accusa, infatti, non vi erano «dubbi sulla comprovata responsabilità dell’imputato».
Così il procuratore aggiunto Vittorio Teresi, che insieme ai pm Roberto Tartaglia, Nino Di Matteo e Francesco Del Bene, rappresenta l’accusa aveva chiesto per Mannino anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La sentenza emessa oggi nel processo svolto con rito abbreviato è la prima per l’inchiesta Stato-mafia. «Ringrazio i miei legali» si è limitato a dire Mannino, che non era presente in Aula al momento della lettura del dispositivo della sentenza. L’ex ministro, difeso dagli avvocati Marcello Montalbano, Carlo Federico Grosso, Grazia Volo e Nino Caleca, ha sempre ribadito la sua innocenza. In una delle ultime udienza la difesa aveva depositato una lunga
«Spero che sia per Mannino la fine di un incubo giudiziario – ha detto, commentando la sentenza, l’avvocato Nino Caleca, uno dei legali dell’ex ministro Dc -. I processi penali non sono i luoghi più adatti a ricostruire la Storia. Si fanno con i fatti e per accertare precise condotte penali». La Procura intanto ha già annunciato che impugnerà la sentenza di assoluzione. «Andiamo avanti, impugneremo la sentenza» hanno spiegato i pm lasciando il palazzo di giustizia di Palermo.