Impegnato a far partire prima possibile le aree attrezzate del Comune, l'assessore Sergio Parisi ha trovato l'accordo con la ditta che aveva avviato, vincendolo, un lungo braccio di ferro legale con la passata amministrazione. Le strutture dovrebbero aprire a giorni
Spiagge libere, Fraggetta firma contratto di gestione Dalla querelle con Bianco nel 2017 alla nuova intesa
Ieri il Comune di Catania e la ditta Fraggetta & C. hanno firmato il contratto per la gestione delle tre spiagge libere della Plaia, solo per l’anno 2018. Una firma che chiude l’interminabile querelle che destabilizzò la stagione balneare 2017. A confermare a MeridioNews la stipula dell’intesa bilaterale è l’assessore al Mare in pectore Sergio Parisi, che ha trascorso il pomeriggio a coordinare le attività necessarie a far partire le «spiagge» in tempi brevissimi. Anche in considerazione di quanto accaduto con i solarium di piazza Europa e Ognina. «Stiamo fornendo alla ditta le attrezzature tecniche – dice – per esempio le torrette per i bagnini o le passerelle che attraversano la spiaggia. Auspichiamo la massima e reciproca collaborazione». A chi gli fa notare disservizi e manchevolezze della ditta nel recente passato, quando già gestiva i tre lembi di litorale, l’assessore assicura vigilanza. «Cercherò intanto di dar loro un supporto, cercando di capire quello che serve. Ma ovviamente – aggiunge – (cercherò, ndr) anche di vigilare».
Fraggetta e Palazzo degli elefanti ricominciano dunque a collaborare, dopo due anni di relazione complicata. Clamoroso è stato il caso del 2017, quando i tormenti della stagione balneare si erano risolti solamente con l’estate ormai ai titoli di coda. Un ritardo senza precedenti che può essere spiegato soltanto attraverso l’analisi di delibere, ricorsi e sentenze. Chiuse da quella emessa il 2 agosto dal Consiglio di giustizia amministrativa, i cui giudici avevano rigettato il ricorso dell’amministrazione Bianco e dato quindi parere positivo alle contestazioni avanzata dalla ditta Fraggetta & C. nei confronti del Comune. La società, che già in passato aveva gestito le zone balneari comunali tra errori e polemiche, nel 2016 si era però aggiudicata nuovamente la direzione triennale di solarium e spiagge libere ma, qualche giorno dopo, era arrivato l’annullamento dell’appalto per mancanza dei requisiti.
A subentrare era stata la cooperativa Caffè Napoleon di Librino, guidata dall’imprenditore Massimiliano Consoli. I presagi erano però rimasti poco rassicuranti, e a fare saltare il banco, poco dopo, era stata è un’inchiesta giornalistica di MeridioNews, che svela il ruolo del pregiudicato Orazio Buda, cugino del capomafia Orazio Privitera, nella gestione dei parcheggi. Ad aprile 2017 il Comune aveva scelto nuovamente la strada della revoca a Caffè Napoleon e aperto così a una conduzione in proprio della stagione balneare. Stalli e pulizia erano passate alle società partecipate Sostare e Multiservizi, mentre per la sicurezza dei bagnanti e per i chioschi si procede a nuovi bandi per l’affidamento. Il primo, dopo numerose fibrillazioni, viene concesso sul filo di rasoio all’associazione di volontariato gruppo Nettuno Catania, presieduta da Salvatore Arcidiacono. A metà agosto 2017 mancavano ancora, però, i cinque chioschi.
Il primo avviso pubblico era stato pubblicato il 18 maggio 2017 ed era andato deserto. Le direzioni Ecologia e Ambiente avevano quindi di replicarlo alleggerendo i requisiti, ma a quale punto era entrata in scena proprio la società di Fraggetta. Il 29 giugno il tribunale amministrativo regionale aveva accolto un vecchio ricorso degli imprenditori: i giudici avevano dichiarato illegittima l’esclusione effettuata nel 2016 dal Comune di Catania. Fraggetta viene così dichiarato idoneo alla gestione triennale 2016/2018. Palazzo degli elefanti aveva poi impugnato la sentenza dinnanzi al Cga, ma anche in questo caso era arrvita l’ulteriore vittoria dei vecchi affidatari. Così spiagge, solarium, parcheggi e chioschi devono tornare sotto la direzione dei privati. Passaggio poi ufficializzato da una determina del settore Ecologia che stabilisce l’affidamento «in via d’urgenza» dal 9 agosto fino all’ottobre 2018, tutto sotto la supervisione del Comune.
Per la stagione 2018, invece, le cose sembrano essere cambiate. Sul fronte delle spiagge libere la rivoluzione c’è stata ed è arrivata grazie ai fondi della Democrazia partecipata, una normativa che permette di usare il due per cento dei trasferimenti regionali per opere scelte dai cittadini. Il progetto vincitore dell’edizione 2017 è stato quello proposto e promosso dall’assessorato ai Lavori pubblici retto da Michele Giorgianni: la liberazione delle spiagge libere dal cemento.
Con il suo 47,5 per cento di preferenze aveva superato di poco il restauro della fontana de I malavoglia e la sistemazione di piazza Verga, che non era andata oltre il 43,4 per cento. Molto indietro le altre due ipotesi: l’acquisto di arredo urbano e di giochi per i parchi catanesi si era fermata al 8,2 per cento, mentre la riqualificazione del campo di calcio Duca d’Aosta aveva raccolto poco più dello 0,9 per cento dei voti. Per la prima volta, l’amministrazione comunale si è affidata a Facebook. I voti sono stati raccolti e calcolati utilizzando l’applicazione Poll. I catanesi hanno votato a partire dal 4 dicembre, fino alla mezzanotte del 12 dicembre.
Le tre spiagge avranno anche delle caratterizzazioni a tema: la prima sarà attrezzata per gli sportivi, con campetti da beach volley, beach tennis, calcio e bocce e servizi per le discipline acquatiche. La seconda sarà dedicata ai temi ambientali e culturali, la terza sarà invece fruibile per le famiglie, con spazi per i bambini e barbecue. Mancherebbero, a sentire Parisi, gli ultimi ritocchi.