Giuseppe Quattrocchi e Salvatore Marranca sono coinvolti nell'inchiesta della Procura di Palermo che ha portato all'arresto del presidente Rfi Dario Lo Bosco e dell'imprenditore Massimo Campione. Lo scorso 22 giugno avevano ripreso possesso del loro ufficio, nonostante le indagini non siano finite
Sospesi i dirigenti Forestale accusati di tangenti Il provvedimento dopo che erano tornati a lavoro
Sospesi fino a quando il procedimento non verrà definito. Giuseppe Quattrocchi e Salvatore Marranca, i due dirigenti del Corpo forestale accusati di aver preso tangenti e che erano tornati al loro posto di lavoro lo scorso 22 giugno, hanno ricevuto un nuovo provvedimento di sospensione facoltativa.
I due funzionari sono coinvolti nel’inchiesta Black List della Procura di Palermo che, a ottobre del 2015, ha portato all’arresto di Dario Lo Bosco, presidente di Rfi e dell’Azienda siciliana trasporti, e di Massimo Campione, imprenditore agrigentino, che ha cominciato a collaborare con gli investigatori, facendo nomi e cognomi di politici e dirigenti che sarebbero stati nel suo libro paga. In particolare Quattrocchi e Marranca avrebbero favorito l’aggiudicazione a Campione di un appalto, del valore di 25 milioni di euro, per l’ammodernamento tecnologico e il potenziamento operativo del sistema di radiocomunicazione del Corpo forestale in Sicilia. Per questo sono accusati di concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità.
Quattrocchi è accusato di aver preso una tangente di 90mila euro, oltre ad aver ricevuto come regalo due apparati di climatizzazione e 12 radiatori spot, per un valore di circa cinquemila euro. Marranca avrebbe invece intascato poco meno di 150mila euro. In più, secondo l’accusa, quest’ultimo avrebbe ottenuto anche l’assunzione della compagna nell’agenzia di viaggio Mediterranea Touring srl e della figlia presso un’azienda di impiantistica di Roma, la Sintec srl.
Aveva quindi destato scalpore la notizia, pubblicata da MeridioNews, del ritorno nello stesso ufficio dove avrebbero commesso il reato, a maggior ragione considerato che la Procura ha ricevuto una proroga per le indagini fino al prossimo dicembre. Adesso arriva la nuova sospensione, chiesta, dopo gli articoli di stampa, dal dirigente generale del Corpo forestale, Gaetano Gullo, e firmata da Pio Guida, dirigente dell’ufficio sanzioni disciplinari.