Slitta l’avvio dei cantieri dell’anello ferroviario Timori per lavoratori, sindacati: «Tavolo urgente»

C’è molta incertezza dopo l’annuncio di una revoca dell’ordinanza che avrebbe dovuto dare il via alla ripresa dei lavori per l’anello ferroviario a opera della Tecnis. Oggi, infatti, il Comune dovrebbe sospendere l’ordinanza con la quale si autorizzava, a partire dal 7 gennaio, l’apertura del cantiere e le chiusure di via Amari e di piazza Castelnuovo. Provvedimenti che a loro annuncio avevano sollevato le vibranti proteste dei commercianti della zona ma che ora appaiono lontani. Sull’intera opera, infatti, si aggira lo spettro di un possibile stop dopo i guai giudiziari di Mimmo Costanzo e Domenico Bosco, gli ex vertici della Tecnis arrestati lo scorso 22 ottobre per un presunto giro di mazzette

L’inchiesta, infatti, ha smantellato i vertici dell’azienda, ora guidata da un commissario straordinario e, in mancanza di rassicurazioni Rfi, la stazione appaltante, e l’amministrazione comunale potrebbero bloccare tutto in attesa di avere maggiori rassicurazioni sul futuro della Tennis. Uno scenario che getta delle ombre sul futuro dell’opera per il prolungamento della rete ferroviaria dalla stazione Giachery sino al Politeama, passando per il porto. Ma anche su quello dei circa 40 lavoratori utilizzare fino a oggi dall’azienda. Così, le segreterie provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno scritto oggi alla Prefettura di Palermo, al sindaco Leoluca Orlando e al vice sindaco Emilio Arcuri chiedendo una tavolo urgente per garantire sia i livelli occupazionali previsti che il corretto svolgimento dell’opera. 

«Abbiamo sollecitato un incontro con Rfi, l’amministrazione comunale e i vertici della Tecnis alla presenza del commissario Ruperto – dichiarano i segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Ignazio Baudo, Antonio Cirivello e Francesco Piastra – per avere garanzie sul proseguimento del cantiere, sul rispetto dei programmi dell’opera e del piano delle assunzioni». Già a novembre l’azienda avrebbe dovuto completare decine di nuove assunzioni ed entro marzo la Tecnis avrebbe dovuto completare i reclutamenti, per un totale di circa 90 lavoratori edili da impiegare, secondo un piano illustrato alle organizzazioni sindacali nel mese di ottobre. Ad ogni modo, per i sindacati «a Palermo la cig straordinaria non deve scattare perchè esiste un piano che prevede l’entrata a regime del cantiere – aggiungono -. Ci aspettiamo che l’azienda e il commissario diano garanzie e confermino il piano di sviluppo dell’appalto». 


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