Sit-in di protesta dei lavoratori di Fincantieri e di AnsaldoBreda davanti alla sede dell'Autorità portuale, a Palermo, in occasione del convegno «Sblocchiamo l'Italia per sbloccare la Sicilia»
Sit – in dei lavoratori al Porto “Sblocchiamo la Sicilia”
Sit-in di protesta dei lavoratori di Fincantieri e di AnsaldoBreda davanti alla sede dell’Autorità portuale, a Palermo, in occasione del convegno «Sblocchiamo l’Italia per sbloccare la Sicilia», alla presenza, tra gli altri, del vice ministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e del Comune di Palermo.
«Consegneremo al viceministro un documento complessivo sulla crisi, rappresentata dalle tante vertenze aperte a Palermo e nella nostra provincia, per rimarcare il fatto che il territorio palermitano, in questi anni, con la chiusura di fabbriche storiche e la fuga dei grandi gruppi corre rischio di una vera desertificazione industriale» dice il segretario della Fiom Cgil, Francesco Piastra.
Il sindacato chiede al ministero delle Infrastrutture l’impegno per assicurare la copertura finanziaria per il completamento del bacino di carenaggio a 150mila tonnellate e che venga convocata con urgenza una riunione a Roma per dare il via al bacino di carenaggio da 80mila tonnellate «da realizzare per dare al Cantiere navale di Palermo un futuro nell’offshore».