Sit-in cocchieri contro amministrazione «Ingiusto divieto corso Vittorio Emanule»

Un sit-in di protesta dei cocchieri si è svolto stamattina ai Quattro Canti, davanti la sede municipale di Palazzo delle Aquile, contro il divieto che impedisce alle carrozze trainate dai cavalli il transito in corso Vittorio Emanuele. Gli gnuri chiedono all’amministrazione di modificare l’ordinanza che ha istituito il divieto. Il passaggio dal Cassaro è invece consentito ad altri mezzi di trasporto (non di tipo turistico). 

L’ordinanza, infatti, è chiara: a poter circolare dalla Cattedrale ai Quattro Canti sono soltanto i mezzi per il carico e lo scarico delle merci (dalle 7 alle 10 del mattino e solo esibendo scontrino o ricevuta), i mezzi di invalidi e disabili, quelli elettrici o ibridi, i veicoli di emergenza, quelli impegnati in un matrimonio o in un funerale previa autorizzazione e i detentori di un pass annuale. Già all’indomani del provvedimento il presidente della commissione Attività Produttive Paolo Caracausi sosteneva che «percorsi alternativi non sono utilizzabili e sicuri a causa del manto stradale che provoca disagi e difficoltà di stabilità agli animali che trainano le carrozzelle, per questo è necessario modificare immediatamente l’ordinanza». 

Per Nadia Spallitta, vice presidente del Consiglio comunale, il provvedimento violerebbe il regolamento approvato a febbraio, che invece «prevede il passaggio da questo percorso storico e un’area di sosta in piazza Bologni. Si tratta di un danno economico gravissimo per i cocchieri – afferma – che avvantaggia le altre categorie concorrenti. Ritengo che l’amministrazione debba ritirare questo inspiegabile divieto che riguarda solo le carrozzelle che, per di più, non sono neanche inquinanti». Anche secondo il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, l’ordinanza colpirebbe solo i cocchieri «costringendoli a percorrere tratti in salita e vie strette con avvallamenti e pericoli. Un percorso assurdo e più lungo che invece altri mezzi turistici possono evitare. Si tratta tra l’altro di mezzi non inquinanti, vorremmo quindi sapere il perché di questo provvedimento illogico. Nella maggior parte dei casi – prosegue Reina – i cocchieri iscritti a Confartigianato sono giovani che grazie a questa attività erano riusciti finalmente a crearsi un lavoro, ma a quanto pare, anche stavolta, l’assessore Catania preferisce l’aumento dei disoccupati invece di confrontarsi con le associazioni. Chiediamo all’amministrazione di ritirare questa ordinanza senza senso». 

La tesi di un provvedimento “discriminatorio” è seccamente smentita da Palazzo delle Aquile: «A seguito di alcune dichiarazioni rilasciate da componenti del Consiglio comunale circa una presunta disparità di trattamento fra gli operatori del trasporto turistico per l’accesso alle aree pedonali – si legge in una nota ufficiale -, si precisa che la pedonalizzazione del Cassaro alto, come quella di via Maqueda, esclude, per ovvi motivi di sicurezza legate alla presenza di tantissimi pedoni, la percorribilità da parte di mezzi di alcun tipo se non per gravi motivi di emergenza o in pochissime eccezioni regolamentate, come quella legata al trasporto da e verso le strutture alberghiere o quelle dei residenti che devono essere muniti di pass. Nessun mezzo destinato a finalità di giro turistico – prosegue la nota – può transitare nelle due aree. Circa la presenza delle carrozze a trazione animale, l‘amministrazione ha già avviato l’iter per l’individuazione e la realizzazione di appositi stalli, che saranno comunque posizionati e realizzati in modo tale da rispettare la sicurezza dei pedoni – conclude -, così come le ovvie esigenze legate al trasporto turistico da parte degli operatori autorizzati».

I cocchieri hanno già annunciato un’altra manifestazione per domattina. Il corteo partirà dalla Camera di Commercio.


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