«Cerchiamo di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno. Di situazioni critiche, purtroppo, ce ne sono sempre, per il momento attendiamo i tanti eventi che ci aspettano e di ricevere le risposte del pubblico». Carlo Staffile è ottimista. In lui, come in tutti coloro che lavorano all’interno del suggestivo scenario classico del teatro greco di Siracusa, monta l’attesa in vista della nuova stagione che conterà le nuove rappresentazioni. Tutto avrà inizio il prossimo 17 maggio. Nonostante bisogna mantenere sempre alta l’attenzione verso il pericolo dei contagi da coronavirus, con i venti di guerra dall’Ucraina che minano l’entusiasmo, il Parco archeologico aretuseo prova a rilanciare le iniziative. Per il sito, infatti, si profilano dei mesi con un ricco tabellone e nuovi progetti. Staffile è direttore del Parco archeologico da settembre 2020. Già responsabile del settore Beni paesaggistici all’interno della Soprintendenza, il direttore ha preso il posto di Rita Insolia, che a sua volta aveva coperto il ruolo lasciato libero da Calogero Rizzuto, vittima del Covid-19. Per la stagione di rappresentazioni numero 57 c’è grande curiosità dato che il sito, dopo le iniziative annullate nel 2020 e l‘affluenza dimezzata lo scorso anno, potrà tornare a ospitare il numero massimo di spettatori.
«L’anno scorso non è stata una bellissima stagione, a causa dell’affluenza limitata dovuta alle limitazioni anticovid – afferma Staffile ai microfoni di Fanta Magazine, spazio di approfondimento all’interno di Radio Fantastica – Adesso potremo avere la copertura totale di tutti i 5600 posti: speriamo che questo sia l’anno della rinascita». Ad aprire il calendario di rappresentazioni che si concluderà il 9 luglio saranno Agamennone ed Edipo Re. Le tragedie rispettivamente del 458 e 415 a.C. «segnano l’origine della storia del teatro e della coscienza umana», come spiega la Fondazione Inda (Istituto nazionale del dramma antico) che organizza gli spettacoli classici all’interno del teatro greco. Le opere di Eschilo e Sofocle avranno la regia di Davide Livemore – una riconferma della scorsa stagione – e Robert Carsen. La terza tragedia a essere rappresentata sarà Ifigenia in Tuaride di Euripide, quest’ultima con la regia di Jacopo Gassman. Livemore dirigerà pure la messa in scena della trilogia completa dell’Orestea «vale a dire la catena di vendette di Agamennone. Coefore’ e Eumenidi» che chiuderà la stagione. In tutte le tragedie scelte si può notare la manifestazione dell’inaspettato, che si svela in diverse forme.
Ma, come annunciato dallo stesso Staffile, oltre alle rappresentazioni classiche, all’interno del Parco ci saranno tante altre novità. Nella grotta dei Cordari, riaperta l’anno scorso dopo la chiusura degli anni Ottanta, verrà riproposto il mito di Aretusa, tra giochi di luce innovativi e lo scenario suggestivo, gli spettatori potranno rivivere la storia della ninfa e dell’innamorato Alfeo. Sulla scia della stessa linea tematica verrà rappresentato il mito di Polifemo e Galatea «oltre al racconto del poeta Filosteno all’orecchio di Dioniso – prosegue il direttore – ci sarà anche il racconto dei gladiatori all’interno dell’anfiteatro romano». Non soltanto racconti di miti e rappresentazioni classiche, al Teatro greco di Siracusa ci saranno anche importanti iniziative musicali. «Il 14 luglio avremo il montaggio del palco per il concerto di Claudio Baglioni – fa sapere Staffile – Poi seguirà la rappresentazione della Turandot e il concerto musicale di Ludovico Einaudi». Tutto in attesa del «concerto di Elisa del 3 settembre che chiuderà il cartellone», chiosa Staffile. Per informazioni sugli eventi, biglietti e abbonamenti è possibile consultare il sito internet indafondaizone.org.
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