Nella mattina di oggi la corte di Cassazione di Catania ha annullato senza rinvio le ordinanze del gip e del Riesame emesse ai danni di Giovanni Barbagallo, Anna Maria Sapienza e Ferdinando Garilli, tra le 13 persone coinvolte nell’inchiesta Sibilla. Lo rendono noto i legali dei diretti interessati, che si trovavano ancora agli arresti domiciliari, e che ora rimangono indagati in stato di libertà. Gli avvocati ora attendono di leggere le motivazioni dell’annullamento.
L’inchiesta è deflagrata il 23 febbraio, coinvolgendo tra gli altri l’ex sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, indagato per corruzione, finito in carcere e – circa un mese dopo – posto ai domiciliari. Anche a Giovanni Barbagallo, capo dell’ufficio tecnico comunale, è contestata la corruzione, mentre Anna Maria Sapienza e Ferdinando Garilli sono accusati di aver truccato le procedure per l’affidamento dell’incarico di progettista allo stesso Garilli per dei lavori in impianti sportivi. Nello specifico, si sarebbe trattato di una gara informale e non di un bando, nel quale il gruppo oggi sotto inchiesta avrebbe deciso a tavolino chi invitare e cosa scrivere nella presentazione delle offerte. Il 28 aprile il pm Fabio Regolo ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per i 13 indagati. L’udienza si terrà il 3 luglio.
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