Potrebbe avere già un epilogo l’omicidio di Salvatore Catalano, 66enne originario di Lercara Friddi, ucciso a colpi di pistola domenica mattina mentre faceva colazione nel bar Le Huit di Liegi, in place du Marché, dove era solito recarsi spesso, sedendo sempre allo stesso tavolino. Le autorità locali confermano di aver fermato un uomo, ma le bocche restano cucite fra gli agenti del Parquet du Procureur du Roi, che sta seguendo il caso. Non trapelano, quindi, né un nome né altri dettagli al momento su quello che potrebbe essere il killer che ha sparato. Secondo quanto riportato dal giornale locale LaMeuse.be, l’assassino avrebbe parcheggiato una Mercedes e dopo si sarebbe avvicinato alla vittima che stava bevendo un caffè, per poi sparargli alla schiena e alla testa.
L’attimo dopo, fra lo stupore e lo spavento dei testimoni presenti sul posto, si sarebbe dato alla fuga lasciando perdere le proprie tracce. Ma gli investigatori sarebbero risaliti a lui dalle immagini immortalate dalle telecamere di zona. L’uomo, però, continua a negare di essere coinvolto nel delitto. Aperte al momento tutte le piste. Silenzio, però, anche su un ipotetico regolamento di conti o, viste le modalità di quella che potrebbe sembrare un’esecuzione, di eventuali collegamenti con la criminalità organizzata. A sentire la parola «mafia», infatti, le autorità locali si affrettano subito a troncare il discorso e a spiegare che su questo in particolare non possono rivelare nulla. Intanto il nipote della vittima, Paolo Catalano, fra i primi a essere sentito dagli investigatori, ha escluso che lo zio avesse dei debiti o delle questioni in sospeso con qualcuno.
Mistero, ancora, anche su un eventuale collegamento fra questo omicidio e due precedenti agguati in cui hanno perso la vita, mesi fa, sempre due siciliani originari dell’agrigentino, freddati anche loro da diversi colpi di pistola sparati in mezzo alla strada. Motivo per il quale sono coinvolti nelle indagini anche gli agenti della Mobile di Agrigento. La sera del 3 maggio muore in un agguato il 50enne di Favara Rino Sorce, che a Liegi ci viveva, come Catalano, e faceva il ristoratore. Anche in questo caso il killer lo ha atteso a bordo di un’auto. Prima di lui a venire ucciso è stato il 28enne di Porto Empedocle Mario Jakelich, nella città belga per motivi rimasti imprecisati.
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