Se a Vittoria i commercianti derubano i produttori agricoli

UN COMUNICATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI QUESTA CITTADINA DEL RAGUSANO, NOTA ANCHE PER LA SUA AGRICOLTURA, CI DA’ L’OPPORTUNITA’ DI LANCIARE QUALCHE PROPOSTA. E DI CHIEDERE CONTO E RAGIONE SU COME SONO STATI SPESI I 2,1 MILIARDI DEL PSR 2007-2013

In redazione è arrivato il seguente comunicato stampa. A firmarlo è il Meetup Vittoria-Scoglitti Pippo Patti del Movimento 5 Stelle. Tema: l’agricoltura a Vittoria, in provincia di Ragusa.

“Il 31 maggio gli attivisti del meetup ‘Vittoria-Scoglitti’ hanno visitato diverse aziende agricole del comprensorio ipparino ed in particolare si sono soffermati nell’azienda dove è stata inscenata l’eclatante azione di protesta che ha visto tonnellate di melanzana mandate al macero, poiché il prezzo pagato al produttore non è sufficiente a coprire neanche il 50% dei costi di produzione ed il prezzo di vendita al consumatore finale risulta spesso essere almeno 10-15 volte superiore”.

“L’imprenditore agricolo – prosegue la nota – ha voluto in maniera plateale richiamare l’attenzione su uno stato di fatto non più tollerabile dove, a fronte di alti costi di produzione, non corrisponde un adeguato guadagno, tutto ciò a causa di più fattori concomitanti tra i quali una filiera commerciale lunga con parecchi passaggi tra operatori e una concorrenza sleale da parte di paesi del Nord Africa che, in virtù di accordi commerciali con l’UE, possono immettere sul mercato la loro produzione”.

“Tutto ciò – leggiamo sempre nel comunicato stampa – sta creando notevoli disagi e tensione tra gli operatori del settore, assistiamo a chiusure di aziende e perdita di posti di lavoro, determinando l’aggravarsi della crisi economica della città di Vittoria; nel corso del tavolo tecnico sull’agricoltura tenuto ad aprile del corrente anno avevamo tracciato delle linee guida per consentire l’uscita da questa crisi gravissima, e nei prossimi giorni organizzeremo delle iniziative che coinvolgeranno i nostri portavoce presso il Parlamento regionale, nazionale ed europeo, affinché i problemi che attanagliano la nostra agricoltura siano affrontati con forza e senza alcun indugio”.

“La lotta per un equo compenso, per la modernizzazione dell’agricoltura comincia da Vittoria e con il Movimento Cinque Stelle. agricoltori non vi lasceremo soli!”, conclude il comunicato.

Nota a margine

Il comunicato stampa racconta due grandi verità. In primo luogo, il peso preponderante dei commercianti, che affamano gli agricoltori. E’ così in tante aree della Sicilia. E’ così anche a Pachino, dove si producono il pomodorino e il datterino. Prodotti che vengono scippati a questi produttori per quattro soldi – da 0,40 a 0,50 euro – e rivenduti a 6-8 euro al chilogrammo.

Il risultato è che i migliori pomodorini ciliegini e datterini in Sicilia non si vedono. Mentre impazzano i pomodorini ciliegini e datterini che arrivano chissà da dove, in alcuni casi trattati con sostanze anche tossiche. Il tutto senza alcun controllo, anzi con l’avallo di un’Unione europea di ‘banditi’ e truffatori.

Ma questi problemi, cari signori del Movimento 5 Stelle di Vittoria, i parlamentari del vostro Movimento all’Ars li conoscono. Ma, fino ad oggi, ammettiamolo, hanno fatto poco o nulla. 

La verità è che abbiamo avuto e continuiamo ad avere politici che – all’Ars e al Governo – si fanno solo i cazzi loro. Con assessori che si fanno i cazzi loro. Con alti burocrati che si fanno i cazzi loro.

Dove sono finiti – ad esempio – i 2,1 miliardi del Piano di sviluppo rurale 2007-2013? Il fatto grave non è che di come sono stati impiegati questi soldi non si sa nulla: il fatto grave è che, su 90 parlamentari regionali, non ce n’è nemmeno uno che ha preso carta e penna per chiedere al Governo regionale – con richiesta di risposta scritta – il report su come sono stati spesi questi soldi del Psr 2007-2013.

Il Governo regionale non risponderebbe perché la legge – per i governanti che non rispondono alle interrogazioni all’Ars – non prevede sanzioni? Bene: chiedano l’accesso agli atti.

Agli amici del Movimento 5 Stelle di Vittoria diciamo: andate dai vostri parlamentari nazionali e di Sala d’Ercole e spingeteli a fare chiarezza sul Psr. Questi soldi sarebbero dovuti servire per rilanciare l’agricoltura siciliana.

Diamo ancora un dato: qualche giorno fa i giornali hanno dato la notizia che in Sicilia, nel 2013, il Prodotto interno loro è crollato di 6,5 punti (6,5% in meno).

Questo dato è molto significativo. Perché dal 2007 ad oggi, in Sicilia, sono arrivati circa 9 miliardi di fondi europei: 2,1 miliardi con il già citato Psr, 2,3 miliardi con il Fondo sociale europeo (Fse) e quasi 4 miliardi con il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). A questi si aggiungono le risorse Fas – Fondi per le aree sottoutilizzate – che tutti sembrano aver dimenticato, forse perché, in buona parte, sono finiti nel Centro Nord Italia.

Ammettendo – tra Fondi europei e Fas – che in Sicilia siano arrivati 10 miliardi di euro (e la nostra stima è in difetto) e ‘spalmandoli’ in sei anni, il Pil del 2013 non può aver subito un calo di 6 punti e mezzo!

Questo perché le uniche risorse in ritardo nella spesa sono quelle del Fesr, mentre i fondi Psr, Fse e Fas sono quasi esauriti.

Questo significa solo una cosa: che, in buona parte, le risorse del Psr, dell’Fse e del Fas destinate alla nostra Isola non sono state utilizzate in Sicilia. Perché se fossero state utilizzate in Sicilia non avremmo avuto un calo del 6,5 del Pil. Questo è un fatto aritmetico.

Una vicenda sulla quale ci auguriamo indaghi la magistratura. Anche se non possiamo non manifestare il nostro pessimismo. Perché troppe cose stiamo vedendo passare senza censura. Troppe. Veramente troppe.

Oltre che fare luce sul Prs passato, i grillini di Vittoria farebbero bene a seguire il nuovo Psr. Onde evitare che si fottano anche queste risorse, con buona pace dell’agricoltura siciliana.

Perché l’unico modo per aiutare gli agricoltori di Vittoria, di Pachino e, in generale, della Sicilia è aiutarli a mandare a quel paese i commercianti che gli derubano i prodotti. Invitando gli agricoltori siciliani a fare almeno due cose:

– primo: vendere la maggior parte dei propri prodotti in Sicilia, nei mercati contadini: mercati locali che l’ex assessore regionale Giovanni La Via – il migliore assessore che la Sicilia ha avuto negli ultimi vent’anni – ha lanciato e che andrebbero incrementati;

– secondo: invitare gli agricoltori siciliani a fare massa e a presentarsi uniti ai commercianti: unico metodo per imporre i prezzi ai prodotti da esportare in altre regioni italiane.

Redazione

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