Un intero arsenale celato in botole disseminate per il giardino, un laboratorio di armi, e persino un poligono di tiro. A fare la singola scoperta in una villa a Ciaculli, gli uomini della mobile e del commissariato Borgonuovo Zisa. A gestire il covo di armi e stupefacenti un lavoratore ex Pip, Antonino Adelgio., 49 anni, con precedenti penali per armi e traffico di stupefacenti, aiutato dalla moglie Giovanna Li Causi, 49enne, e dal figlio Gaestano., 26 anni. Per tutti e tre è scattato l’arresto. «Il laboratorio esisteva da diverso tempo e ci siamo resi conto subito che ci trovavamo ina una fabbrica clandestina di armi – raccolta Rodolfo Ruperti, capo della squadra mobile di Palermo – simile a quella scoperta due anni fa alla Zisa quando arrestammo Cangelosi, soltanto che il tutto era celato in una villa costruita tra le montagne di Ciaculli».
L’operazione, ha rivelato il capo della mobile, è durata ore, grazie all’utilizzo di metaldetector e con il coinvolgimento dei vigili del fuoco. Le armi sono state trovate in botole con doppio fondo e anche all’interno di un camino. «Erano armi ben tenute e funzionanti, inoltre abbiamo scovato dei proiettili. Pensiamo anche che queste armi non provenissero dall’Est ma dal territorio, anche se sarà poi la balistica e le analisi a fornire ulteriori dettagli». In totale sono state sequestrate nove pistole funzionanti, alcune a tamburo e una decina pronte a essere modificate e, dunque, utilizzate.
Mentre nel giardino erano nascosti proiettili lucidi e pronti a essere usati e avvolti in della carta per proteggerli. Utile alla scoperta il fiuto dei cani antisabotaggio Dylan e Brando. Nell’abitazione sono state trovate anche delle armi con matricola abrasa e diverse pistole giocattolo pronto a essere trasformate. Durante i controlli gli agenti hanno scoperto anche una zona della villa adibita a poligono di tiro dove sono state rinvenute armi dotate di silenziatore proprio per non essere sentiti e destare sospetti. Mentre nel laboratorio clandestino sono state trovate pistole con matricola abrasa e armi giocattolo modificate. Toccherà alla balistica e quindi alla polizia scientifica effettuare i rilievi per capire se siano state utilizzate per commettere reati.
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