Sconti fiscali per i negozi intrappolati dai cantieri Ok dei revisori. Confartigianato: «Siano retroattivi»

Prosegue l’iter della delibera sugli sgravi fiscali a favore delle attività commerciali interessate dai cantieri dei lavori per la realizzazione di opere pubbliche, in particolare il passante e l’anello ferroviario. Due opere travagliate, soprattutto la seconda, che da anni tengono in ostaggio negozianti e residenti di alcune zone di Palermo. Giusto ieri i revisori contabili hanno espresso parere favorevole. 

Lo schema del regolamento passerà ora al vaglio del Consiglio comunale. Una volta approvato «permetterà agli esercenti che operano all’interno delle aree interessate dai cantieri – spiegano da Palazzo delle Aquile – di godere di agevolazioni in materia di Tari, Tosap e imposta di pubblicità». Ci sono ovviamente alcuni requisiti da rispettare: quella nell’area di cantiere deve essere la sede operativa, per di più «ubicata in locali al pian terreno con vetrina»; la sede operativa deve affacciarsi «direttamente (con apposito punto di accesso della clientela) sulla strada preclusa al traffico», quest’ultima definita come «la porzione di strada per la quale a causa dei cantieri sia interdetta l’accessibilità veicolare di almeno una direzione di marcia»;  l’attività deve essere prigioniera delle trincee da almeno lo scorso maggio e il titolare in regola con le tasse. L’importo dell’agevolazione sarà calcolato in base alla durata effettiva del cantiere e fino a quattro mesi dopo la sua chiusura.

«Ai revisori va tutto il mio apprezzamento – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – per la sensibilità mostrata verso un provvedimento doveroso nei confronti di quelle attività commerciali che stanno subendo pesanti ripercussioni per il prolungarsi dei lavori di alcuni importanti cantieri in città. Sebbene il Comune non abbia nessuna responsabilità diretta sul completamento dei cantieri, siamo fiduciosi che anche il Consiglio comunale possa approvare il provvedimento in tempi brevi al fine di consentire a queste attività una boccata di ossigeno».

È in particolare l’anello ferroviario l’opera che più di tutte ha esasperato residenti e commercianti, in particolare in via Emerico Amari dove un’associazione agguerrita, Amari Cantieri, ha organizzato proteste e raccolte firme chiedendo a gran voce di migliorare quanto meno l’illuminazione e i passaggi pedonali. Presto potrebbe anche dare vita ad una class action con una richiesta di risarcimento danni. Nonostante la recente accelerazione negli scavi, insomma, il clima rimane incandescente, specie intorno all’assegnazione dell’area 5, ossia l’ultimo tratto fino a via Roma. Sull’assegnazione delle aree, del resto, il braccio di ferro tra Comune e Tecnis non si è mai fermato, come dimostra il pasticcio di ieri per piazza Castelnuovo, ancora in attesa della variante per salvare una parte degli alberi.

Per il presidente di Confartigianato Palermo Nunzio Reina gli sconti fiscali rappresenterebbero comunque «una buona notizia, sono convinto che il Consiglio comunale con senso di responsabilità approverà il provvedimento in tempi brevi». Il leader degli artigiani auspica però una sostanziosa modifica al provvedimento, chiedendo che sia retroattivo. «Le difficoltà economiche per le attività nelle aree di cantiere non iniziano certo oggi. Dai nostri incontri con la commissione Attività Produttive mi è parso di capire che c’è l’intenzione di discutere una forma di retroattività degli sgravi fiscali durante i lavori d’aula. Mi auguro che prevalga il buon senso. Come Confartigianato – conclude – ci faremo portavoce di questa richiesta di modifica del testo presentato dall’amministrazione».


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