Dopo il furto di questa notte, i volontari del Campo San Teodoro Liberato si sono già dati da fare per ricostruire: il buco al muro della Club House Peppe Cunsolo, dal quale sono entrati i ladri è stato riparato. «Vorrei ringraziare le tante persone che ci sono state a fianco oggi, fisicamente e non. Il muro è stato rialzato, gli spazi interni sono stati ripuliti e riordinati». Sono queste le parole che Piero Mancuso, fondatore a metà anni ’90 del Centro Iqbal Masih e poi nel 2006 dei Briganti rugby Librino, ha scritto alla fine di una giornata difficile per la struttura sportiva del grande quartiere della periferia sud di Catania, ripristinato nel 2012 dai volontari costituitisi in un comitato, e al centro nelle ultime settimane della festosa opera di rammendo urbano del gruppo G124, mandato a Catania da Renzo Piano, tra i primi a inviare un messaggio di solidarietà ai Briganti.
La notizia del furto, diffusasi rapidamente i città, è arrivata anche all’amministrazione di Catania: intorno alle 11.30 al Campo si è presentato l’assessore con delega a Librino Rosario D’Agata per portare i saluti del sindaco Enzo Bianco e fare un sopralluogo. «Naturalmente l’amministrazione condanna fermamente quanto successo. Oggi sono stato con il geometra Rosario Marino (responsabile degli interventi speciali dello staff del sindaco, ndr), a vedere la situazione. Abbiamo proposto ai Briganti di riparare il muro, ma i lavori erano già in corso. Loro ci diranno in che modo fare qualcosa per supportarli», spiega D’Agata a MeridioNews.
«Abbiamo ringraziato l’amministrazione ma abbiamo riparato da soli il muro, perché sarebbe arrivato solo domani un operaio inviato dall’amministrazione, e non potevamo lasciare tutto aperto ancora per 24 ore», racconta Marco Cannavò, atleta dei Briganti rugby che per primo, questa mattina, ha scoperto il furto. «Mentre l’assessore era qui abbiamo quindi approfittato per fare un’altra segnalazione per un intervento urgente: il campetto della scuola San Giorgio, nel plesso centrale viale Grimaldi, dove avrei dovuto andare per allenare i ragazzi questa mattina – prosegue Cannavò – è pieno di materiale di risulta e rifiuti. D’Agata ha promesso di fare un sopralluogo tecnico al più presto», conclude Cannavò
Nel frattempo però anche ai Briganti continua a servire il supporto di tutti. «All’appello manca tanto materiale, da quello strettamente sportivo, ai piccoli elettrodomestici della cucina, alle indispensabili utensilerie del magazzino attrezzi. Che rabbia, comunque adelante, non un passo indietro, si riparte», scrive Mancuso «a nome dei briganti piccoli e grandi, della Librineria, e di quella strana accozzaglia di genti che popola il Campo San Teodoro Liberato».
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