Matteo Salvini sbarca in Sicilia. Lo fa alla vigilia delle elezioni europee del 25 Maggio ormai prossimo venturo e non a caso. La Lega Nord, infatti, presenta la sua lista anche nel collegio insulare.
Il segretario leghista è arrivato a Catania per lanciare la campagna ‘Lega libera Sud’ e, come promesso, da Augusta, ha lanciato i suoi anatemi contro la folle gestione dei flussi migratori: “Ci hanno chiamato e siamo venuti, perchè gli altri non fanno niente di fronte a quella che chiamano immigrazione ma che in realtà è un’invasione. Bisogna sospendere quella follia che e’ l’operazione Mare nostrum, che è un aiuto di stato agli scafisti, respingere le persone che sbarcano, e magari usare i soldi spesi per i soccorsi per aiuti nei loro Paesi. Anche se- sottolinea Salvini- è certamente assurdo che il Governo italiano dia’ 10 euro al giorno ai disabili e 40 ai clandestini”.
Per il segretario della Lega Nord, inoltre, “è assolutamente necessario, un severo controllo sanitario per chi arriva, perché le notizie di ritorno di malattie infettive da anni scomparse in Italia sono sempre piu’ preoccupanti”. E, in effetti è così, come sanno bene i medici degli ospedali siciliani alle prese con casi di tubercolosi e allertati dal Minitero della Salute sul rischio Ebola.
Oltre al tema immigrazione, Salvini ha sfoderato il cavallo di battaglia della Lega: il no all’euro “che e’ una moneta criminale che ha massacrato la nostra economia”. E poi un appello: “Se domani i siciliani, seguendo il nostro consiglio andassero a firmare per cancellare la legge Fornero, insieme restituiremmo lavoro, speranza e pensioni ai tanti siciliani derubati dal governo Monti”.
A chi ha accusato la Lega di avere avuto, in passato, posizioni anti meridionaliste replica cosi: “Noi eravamo e siamo antipolitici del Sud: ‘Roma ladrona’ erano le amministrazioni pubbliche. La Sicilia e’ una terra stupenda, amministrata malissimo. Crocetta era arrivato come il salvatore della Patria ma – osserva il segretario della Lega – se si dimettesse domani mattina ci sarebbero festeggiamenti per le vie di Catania. Il problema sono i politici, e anche al Nord ci sono quelli incapaci, non sicuramente i cittadini che li subiscono”.
E ancora: “La Lega e’ per le autonomie e per la loro buona gestione, non per quella alla Crocetta per intenderci: c’e’ modo e modo di gestire autonomia e quattrini”.
Su quest’ultimo punto vogliamo rassicurare il segretario della Lega Nord: non c’è, non esiste un’Autonomia di Crocetta. Il Presidente della Regione siciliana, infatti, smentendo tutto quello che aveva detto in campagna elettorale (ricordate le roboanti dichiarazioni sulle imprese che dovevano pagare qui i tributi anche se hanno sede legale altrove?) non solo non sta facendo niente per fare applicare l’Autonomia siciliana, ma sta contribuendo ad affossarla definitivamente: Roma ordina, Crocetta obbedisce, i siciliani pagano.
E con una faccia tosta che non ha eguali, qualche giorno fa, è andato pure a commemorare Pio La Torre, tra i più strenui difensori dell’istituto autonomistico siciliano: “Contro l’Autonomia il capitalismo monopolistico“, ha scritto il segretario del Pci in questo articolo magistrale e sempre attuale.
Ma per Crocetta, tutto questo non conta. Stia tranquillo Salvini: non esiste un’Autonomia di Crocetta perché Crocetta è la negazione dell’Autonomia: non ne sa nulla e, quel che è più grave, non ne vuole sapere nulla. Più comodo così.
Pio La Torre: “Contro l’Autonomia il capitalismo monopolistico”
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