Due corde di plastica, una verde e una grigia, strette attorno al collo dell'animale e bloccate con un masso. Il cadavere del meticcio è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione in una zona incolta di via Maccarrone
S. M. Licodia, cane impiccato trovato in un terreno L’associazione: «Il colpevole è piccolo e meschino»
Increscioso episodio di inciviltà a Santa Maria di Licodia dove un cane, un meticcio di colore nero, è stato rinvenuto morto in avanzato stato di decomposizione, in un terreno incolto di via Maccarrone, una traversa di viale Aldo Moro. L’animale aveva al collo due corde in plastica – una verde e una grigia – bloccate da un grosso masso. A segnalare il caso l’associazione animalista licodiese Porgi l’altra zampa che sulla sua pagina Facebook giovedì sera aveva pubblicato la foto del cane deceduto. Non si esclude pertanto che il meticcio sia morto soffocato per impiccagione.
Nella tarda mattinata di oggi i volontari dell’associazione in compagnia dei vigili urbani di Santa Maria di Licodia hanno effettuato un sopralluogo nel terreno per accertare la presenza di elementi per poter capire cosa, e in particolare, chi ha ammazzato il randagio (poiché non era dotato di alcun microchip). Nelle prossime ore il cadavere dell’animale sarà rimosso.
L’associazione oggi stesso ha presentato denuncia contro ignoti alla caserma dei carabinieri locale. «Che cattiveria l’autore del gesto – si legge sulla pagina dell’associazione – che essere piccolo e meschino deve essere». Il luogo del ritrovamento del cadavere non è distante da quello in cui, nel marzo 2017, fu ritrovato un altro cane nero con il muso legato, impiccato con un filo di ferro al collo e lasciato penzolante.