I fatti sono accaduti ad aprile scorso in via Pantelleria. I militari avevano da pochi minuti arrestato Pietro Masci, in seguito a una perquisizione domiciliare. Il parapiglia è avvenuto in strada con calci, pugni e graffi
S. G. Galermo, picchiano carabinieri durante arresto Sei persone indagate, coinvolti pure due minorenni
Alla vista del parente e del vicino di casa che faceva ingresso nell’auto dei carabinieri sono andati in escandescenza. Minacce, spintoni, pugni e calci. È quanto ricevuto a fine aprile dai componenti di una pattuglia, intervenuta in via Pantelleria, nel quartiere San Giovanni Galermo. I militari, dopo avere perquisito un’abitazione trovando droga e appunti sulle cessioni di dosi agli acquirenti, hanno arreestato Pietro Masci.
La prima a opporsi è stata la moglie, con il sostegno dei tre figli minorenni. Le frasi ingiuriose hanno accompagnato il percorso dei militari e di Maschi verso l’autovettura. In pochi minuti si sono riversate però in strada diverse persone che hanno tentato di liberare il pusher. Tra loro – a distanza di mesi – sono stati individuati Salvatore Musumeci, Mario Maurizio Calabretta, Danilo Gaetano Aurora e Liliana Bellia. Il primo è finito in carcere su disposizione del tribunale, mentre gli altri tre sono stati destinatari della misura di presentazione alla polizia giudiziaria. Affidati a una comunità due minori.
Nei momenti di concitazione in via Pantelleria, ad avere la peggio sono stati due carabinieri. Uno è stato buttato a terra e colpito con calci e pugni. Per un militare la diagnosi, con una prognosi di dieci giorni, è stata di trauma cranico, trauma all’emitorace destro ed escoriazioni; all’altro invece i medici hanno diagnosticato un trauma cranico, facciale, uno costale bilaterale e uno alla gamba sinistra e un tempo di guarigione di un mese.