Ritardi e disagi dei pendolari nel rapporto di Legambiente «In otto giorni da Catania a Palermo 1618 minuti di ritardo»

Di primati negativi la Sicilia è campione. E ancora più tristi sono quei record che si ripetono anno dopo anno. È il caso della Agrigento-Palermo, la tratta ferroviaria che collega le due importanti città dell’isola e che da anni stazione tra le dieci peggiori linee d’Italia individuate da Pendolaria, il rapporto di Legambiente che fotografa la situazione dei treni in Italia. Per l’associazione ambientalista «quasi ovunque, rispetto allo scorso anno, nulla è cambiato per le linee peggiori per i pendolari, che sono oggi il triste emblema della scarsa qualità del servizio che accomuna diverse aree del Paese». Così la Palermo-Agrigento conferma per il secondo anno consecutivo un triste sesto posto

Nella descrizione del report «il tempo di percorrenza è di un’ora e 55 minuti (per il treno più veloce), la velocità media di 67 km/h, e sono dodici le coppie di treni che quotidianamente percorrono la linea lunga 137 km ed elettrificata dagli anni ’90. Malgrado la domanda di spostamento tra le due città sia molto rilevante, solo una percentuale bassa si sposta in treno e la ragione sta nel fatto che i treni sono pochi rispetto alla capacità della linea e risultano molto spesso in ritardo, specialmente nelle giornate di pioggia, quando in molte stazioni si allagano i binari e si verificano frane».

I quotidiani ritardi e gli eterni disagi di chi ogni giorno utilizza il treno per spostarsi vengono da tempo raccolti e raccontati da Giosuè Malaponti, presidente del comitato pendolari siciliani. «Già dall’anno scorso ho dato la dritta a Legambiente di puntare, per cosi dire, più sulla Palermo-Agrigento che sulla Palermo Trapani – afferma – Perché fino a Trapani al momento si andava in pullman per via dell’anello ferroviario, e quindi aveva poco senso. Faccio comunque notare che dal 9 dicembre sono cambiati gli orari dei treni, per questo ho fatto un monitoraggio dall’1 all’8 di questo mese sulle tratte più frequentate in Sicilia: si tratta di 912 treni che hanno riportato la bellezza di 6483 minuti di ritardo e 2772 filoni di treno non effettuati. Tra le tratte con più ritardi la Catania-Palermo con 1610 minuti di ritardo, che dunque è veloce (come afferma Trenitalia) ma a convenienza».

Malaponti poi cita le recenti esternazioni di Maurizio Gentile, amministratore delegato di RFI e commissario per le Infrastrutture, in cui si riferiva di 14 miliardi di euro da utilizzare in Sicilia. «Sono soldi di cui si parla dal 2001, sono sempre gli stessi – afferma il presidente del comitato pendolari – e si parla sempre delle stesse opere. Aumentano solo le cifre da spendere. Faccio un esempio: l’ammodernamento della Palermo-Trapani dai 300 milioni iniziali è schizzata a 491 milioni. Qual è la logica? Sono passati 17 anni e la situazione resta sempre la stessa. Per questo chiediamo un cronoprogramma degli interventi, con tempi e finanziamenti certi».

Tra il report di Legambiente e quello di Malaponti, insomma, la radiografia dei treni in Sicilia è impietosa. Non certo un buon auspicio per chi vorrà o dovrà utilizzare questo mezzo di trasporto nel periodo delle festività natalizie. E per gli abitanti del capoluogo siciliano non resta che affidarsi agli auspici. Come quelli relativi al tram. «Le nuove sette linee tramviarie a Palermo – scrive ancora l’associazione ambientalista – vanno a completare i percorsi delle quattro linee esistenti integrandoli e connettendo le periferie al centro cittadino, al passante ferroviario e all’anello ferroviario. Si tratta in totale di circa 67 chilometri di nuovi binari con le prime quattro nuove linee, denominate A-B-C- E (Stazione Centrale-Stadio; Notarbartolo-Duca della Verdura; Ponte Calatafimi-Orleans-Centrale; piazza De Gasperi alla Stazione Francia) che sono finanziate con 426 milioni di euro e vedranno luce entro il 2022. I finanziamenti provengono in parte dal Patto per Palermo (198 milioni), dalla Regione Siciliana (50 milioni) e da altre risorse, inclusi i cofinanziamenti di privati. Per le altre tre linee (Bonagia-Orleans, Giachery-Balsamo e Sferracavallo-Cardillo) i tempi saranno più lunghi e ancora non si conosce una data. Bacino d’utenza: 150.000 abitanti. Costi: 698 milioni di euro, di cui 426 disponibili».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]