Quattro nuove isole commerciali allestite in altrettante aree cittadine, interamente dedicate al settore alimentare, per rimettere in moto le piccole e medie realtà produttive e soddisfare le esigenze dei consumatori: la proposta porta la firma della CIDEC di Palermo, tra le associazioni di categoria che hanno preso parte, insieme alla presidenza della Camera di Commercio, […]
Ripresa commercio, la proposta lanciata dalla Cidec «Allestire 4 nuove isole dedicate al settore alimentare»
Quattro nuove isole commerciali allestite in altrettante aree cittadine, interamente dedicate al settore alimentare, per rimettere in moto le piccole e medie realtà produttive e soddisfare le esigenze dei consumatori: la proposta porta la firma della CIDEC di Palermo, tra le associazioni di categoria che hanno preso parte, insieme alla presidenza della Camera di Commercio, alla videoconferenza organizzata dall’assessore comunale allo Sviluppo economico Leopoldo Piampiano .
«Occorre – spiega il presidente provinciale della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti Salvatore Bivona, intervenuto ai lavori del dibattito – ridare slancio a tutti i settori del commercio, a partire dalla vendita di generi di prima necessità: chiediamo al Comune di non dimenticare i titolari di esercizi mobili che, proprio in virtù della tipologia di lavoro che svolgono, potrebbero agevolmente trovare spazio nelle varie isole commerciali che proponiamo di attivare; si tratterebbe di un primo , significativo strumento per consentire di riprendere fiato agli ambulanti rimasti a casa per via delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Le aree commerciali, da individuare insieme al Comune – precisa Bivona – dovranno essere contrassegnate dal rigoroso rispetto delle disposizioni governative in materia di contenimento del virus: naturalmente, sarà necessario allestirle in zone urbane dove è possibile effettuare il controllo del perimetro degli spazi interessati».
Tra le richieste rivolte al Comune da parte dell’associazione di categoria, che annovera al proprio interno il numero più alto di iscritti tra i commercianti ambulanti, figura anche l’attivazione di un sito istituzionale dedicato alle informazioni rivolte dagli operatori economici all’amministrazione municipale, nel quale far confluire anche le proposte degli imprenditori, formalizzate e coordinate attraverso le varie organizzazioni del settore. «In un momento così difficile – aggiunge Bivona – la semplicità delle informazioni sui provvedimenti in atto è di fondamentale importanza: nei giorni scorsi, per esempio, la Cidec ha ricevuto diverse richieste di chiarimento da parte dei propri iscritti nel settore della panificazione, perplessi in merito alle disposizioni vigenti sulle chiusure domenicali». A preoccupare la Cidec anche il fenomeno dell’aumento dei prezzi nel comparto alimentare registrato in alcuni punti vendita: rincari non condivisi dal presidente Bivona, che invita alla massima attenzione e al rispetto delle regole.
Diciamo no con fermezza a qualsiasi abuso , specie in un momento così drammatico – puntualizza -caratterizzato da un tasso di povertà, sia relativa che assoluta, davvero allarmante, come denunciato anche dal sindaco Leoluca Orlando, al quale chiediamo di vigilare il più severamente possibile affinché nessuno cinicamente approfitti dello stato di bisogno e che gli aiuti ai soggetti più deboli arrivino concretamente a destinazione. Bivona ha chiesto altresì la sospensione delle imposte comunali, quali la Tari, anche in considerazione della mancata produzione di rifiuti da parte dei negozi chiusi. «Il sistema delle sanzioni deve essere rivisto e corretto – spiega – ultimamente abbiamo appreso di cartelle esattoriali Tari non pagate, con multe e ulteriori penalità : pur avendo chiesto spiegazioni ai soggetti preposti, nessuno tra i destinatari delle imposte ha ricevuto risposte esaustive in merito».
«Oggi più che mai le imprese hanno bisogno di aiuti sostanziali per la ripresa delle attività nel momento in cui sarà dato il segnale di apertura – osserva Bivona – e tutti abbiamo il dovere di essere solidali : ognuno deve rinunciare a qualcosa per garantire a se stesso e agli altri la sopravvivenza». Altra questione da affrontare, nell’ambito di un contesto più vasto, riguarda infine, secondo la Cidec, la scarsa sensibilità da parte delle banche in merito alla sospensione di rate di mutuo e rid autorizzati precedentemente: l’associazione ha chiesto al Comune di far sentire la propria voce anche sui tavoli nazionali che affrontano la crisi in atto, attraverso le denunce di sindacati e organizzazioni di categoria.
(Cidec)