La Srr Catania Provincia Nord ha inviato una lettera per sottolineare le difficoltà che da qui in pochi giorni potrebbero travolgere i centri di tutto il comprensorio e oltre. Domani intanto si svolgerà una riunione per parlare dei costi di conferimento in discarica
Rifiuti, sindaci chiedono alla prefettura tavolo di crisi «Esiste il concreto rischio di un’emergenza sanitaria»
«Aprire un tavolo di crisi». All’indomani della notizia diffusa da MeridioNewsdell’imminente stretta nei conferimenti dei rifiuti nell’impianto di Sicula Trasporti, a sua volta legata alle decisioni delle discariche di Siculiana e Gela di ridimensionare gli spazi concessi, com’era prevedibile arrivano le prime reazioni. Una delle tre Srr presenti in provincia di Catania ha inviato una lettera alla prefetta Maria Carmela Librizzi sottolineando la preoccupazione per quello che da qui a pochi giorni potrebbe verificarsi per le strade. Un’ennesima emergenza rifiuti sembra essere dietro l’angolo e stavolta non è semplice immaginare una soluzione tampone.
«Quanto prospettato creerà una situazione di grande difficoltà che, in considerazione della oramai prossima stagione estiva e del conseguente innalzamento delle temperature, considerata la vocazione turistica di molti comuni – si legge nella missiva visionata da MeridioNews e inviata dalla Srr Catania Provincia Nord – creerà una vera e propria emergenza igienico sanitaria». I sindaci – le Srr sono consorzi che hanno per soci i Comuni e che, per legge, hanno il compito di pianificare la gestione dei rifiuti all’interno dei territori di competenza – si soffermano poi su un passaggio della comunicazione inviata da Sicula Trasporti nei giorni scorsi. «Laddove viene affermato che “qualora non intervenissero modifiche da parte del competente dipartimento regionale dei decreti attualmente in vigore relativamente alla destinazione dei rifiuti indifferenziati prodotti dai comuni, detti rifiuti saranno accettati in ordine progressivo di arrivo», scrive la Srr. Il tema è tutt’altro che secondario: già nei mesi scorsi, più volte, diversi Comuni hanno lamentato di avere trovato chiusi i cancelli per essere arrivati in ritardo. Una selezione che, in tal senso, tiene conto della geografia e non – come richiesto dai sindaci – di una meritocrazia derivante dai livelli di raccolta differenziata raggiunti. «Quest’ultima circostanza creerebbe ulteriori criticità nella gestione del servizio, con tutte le immaginabili conseguenze», avvertono i primi cittadini.
Nella lettera si fa menzione anche all’inerzia della Regione che, normativa a parte, per le Srr dovrebbe occuparsi direttamente della problematica. Dal governo Musumeci, invece, negli ultimi anni sono partiti più volte richiami alle disposizioni contenute nella legge regionale in vigore. «Appare indispensabile aprire immediatamente un tavolo di crisi, al quale convocare tutti i soggetti che hanno un ruolo nella gestione dei rifiuti, inclusi, oltre ai rappresentanti politici e tecnici della Regione Siciliana, anche i gestori dei vari impianti presenti in Sicilia», ribadiscono i sindaci della parte settentrionale della provincia etnea.
Intanto negli uffici regionali dell’assessorato regionale domani si svolgerà un incontro per discutere dei costi dei conferimenti in discarica. La richiesta di un confronto era partita una settimana dall’Anci, quando ancora non era stata ufficializzata la drastica riduzione dei quantitativi di rifiuti che potranno essere lavorati, da inizio giugno, nel Tmb di Sicula.