La polizia ha tratto in arresto D. G. A., 25enne palermitano, residente a Capaci, poiché responsabile del reato di rapina aggravata. Il malvivente, nelle prime ore del pomeriggio di ieri, ha effettuato una rapina mordi e fuggi, i cui esiti gli hanno aperto le porte del carcere. Vittima dell’aggressione un anziano correntista che aveva appena prelevato la […]
Rapina un anziano dopo il prelievo al bancomat Arrestato 25enne, si era rifugiato in una scuola
La polizia ha tratto in arresto D. G. A., 25enne palermitano, residente a Capaci, poiché responsabile del reato di rapina aggravata. Il malvivente, nelle prime ore del pomeriggio di ieri, ha effettuato una rapina mordi e fuggi, i cui esiti gli hanno aperto le porte del carcere. Vittima dell’aggressione un anziano correntista che aveva appena prelevato la somma di 300 euro allo sportello bancomat di un istituto di credito di via Ammiraglio Rizzo.
Dopo avere prelevato il denaro ed averlo riposto nel borsello, il cittadino è entrato nell’abitacolo del suo mezzo quando è stato sorpreso da D.G.A. che ha aperto lo sportello, lato passeggero, lo ha schiaffeggiato violentemente e gli ha sottratto il borsello, fuggendo a piedi con i soldi. La scena è stata scorta da alcuni passanti che non hanno tardato ad avvisare il 113.
Nel giro di pochi minuti numerose pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno cinturato la zona, precludendo ogni possibile via di fuga al malvivente. Il giovane, sul cui conto la vittima aveva fornito una descrizione dettagliata, è stato intercettato a torso nudo, accortezza spesso usata dai malviventi per complicare l’identificazione, nella zona di via Don Orione.
Quando gli agenti lo hanno circondato, il giovane nulla ha potuto fare se non tentare di trovare rifugio all’interno della zona recintata di un istituto scolastico ubicato nei pressi. Gli agenti hanno scavalcato la recinzione per raggiungere il fuggitivo e lo hanno trovato rannicchiato nell’androne dell’immobile. Il malvivente è stato arrestato e nelle sue tasche è stata ritrovata l’intera refurtiva in precedenza sottratta alla vittima, cui è già stata riconsegnata.
(fonte: questura di Palermo)