Randazzo, bottiglia benzina accanto auto vicesindaco «Famiglia e concittadini mi danno forza e protezione»

Prima l’incendio della sua auto, adesso una bottiglia contenente benzina agricola. Proseguono i presunti atti intimidatori nei confronti di Gianluca Lanza, vicesindaco del Comune di Randazzo. Ignoti la notte scorsa hanno abbandonato il contenitore, contenente liquido infiammabile e avvolto all’interno di una busta di plastica bianca, vicino la portiera della macchina del politico. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia locale, per stabile se dietro il ritrovamento si nascondano delle minacce nei confronti di Lanza. 

Il diretto interessato ha affidato alla sua pagina Facebook un commento sull’episodio: «Capisco che cerchiate di indebolirmi psicologicamente e che, specialmente in questo periodo, possiate riuscirci con più facilità – scrive in un post – ma non avete considerato un elemento fondamentale: la mia famiglia, i miei amici, i miei concittadini che mi sostengono e mi danno forza e protezione». Lanza cita anche quanto accaduto a settembre 2015, quando alcuni malviventi incendiarono la sua macchina mentre si trovava parcheggiata sotto la sua abitazione nel quartiere Crocitta di Randazzo. 

La Citroen Ds venne inghiottita rapidamente dalle fiamme e ad avvertire le forze dell’ordine ci pensò direttamente il vicesindaco. Svegliato durante la notte da un boato. «Non mi sono lasciato intimidire – scrive – pensate che lo faccia per una bottiglia di benzina?», si chiede, per poi concludere: «Grazie a tutti per l’affetto per gli attestati di stima e per il continuo esortarmi a non mollare». 


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