Quella di Grillo è anti politica? No. E’ l’esatto contrario

di Mattia Leone

 

La chiamano “antipolitica”: una politica fuori dagli accordi tra i partiti, contro i privilegi della casta e a favore del cittadino, finalmente sovrano. Gli anni a venire necessitano di persone che si pongano come servitori ed arricchiscano la politica, obiettivo quanto mai lontano in un presente in cui troppi hanno utilizzato la stessa politica come fonte di guadagno personale: consolidata abitudine che si pone come concausa del preoccupante panorama etico-istituzionale.

Se in molti a livello nazionale guardano con scetticismo al partito di Grillo, definito dilettantistico e inadatto a gestire il Paese, un’analisi dei fatti, in luogo di una politica loquace, non stona.

Il Movimento 5 Stelle sembra essere uno schieramento “a misura d’uomo”, vicino alle esigenze del cittadino e pronto ad adottare con risoluzione piccole-grandi battaglie: a livello nazionale si è mosso contro la privatizzazione delle risorse idriche e sull’introduzione del ‘Reddito minimo di cittadinanza’; in Sicilia è in prima fila contro il Muos di Niscemi e contro il Ponte sullo Stretto di Messina; a Parma lotta da mesi contro l’inceneritore di Ugozzolo.

Proprio a Parma il M5S ha raggiunto, ad oggi, il risultato più brillante a livello comunale: Federico Pizzarotti, quarantenne, è stato eletto Sindaco con il 60,23% dei voti al ballottaggio. La sua impronta sull’amministrazione è già chiara: ridotto il proprio stipendio, quello del vicesindaco e quello del Presidente del Consiglio comunale del 10%, Pizzarotti ha già adottato una politica partecipativa, scendendo tra i cittadini per raccogliere pareri e proposte e consolidando la prassi delle riunioni di quartiere.

Il nuovo Sindaco ha tuttavia dovuto fare i conti con la pesante eredità lasciata dall’amministrazione Vignali, ex Sindaco di recente arrestato per peculato e corruzione: le disastrate condizioni delle ‘casse’ del Comune, in rosso per una cifra intorno ai 870 milioni di euro, e la sentenza di rigetto pronunciata dal Tribunale del Riesame sulla richiesta di Pizzarotti di sequestro dell’inceneritore, non hanno fatto altro che rendere più ardua la gestione della città emiliana in questi mesi.

Il Sindaco grillino viene inoltre criticato per le sempre più alte aliquote Irpef e Imu, nonché per il rilascio di alcune autorizzazioni apparentemente incompatibili con le linee programmatiche della propria campagna elettorale.

Primi segnali rilevanti anche da Sarego, paese di circa 7.000 abitanti in provincia di Vicenza, dove l’amministrazione del Sindaco Cinque Stelle, Roberto Castiglion, ha mosso i primi passi verso l’eco sostenibilità: “Le prime grandi opere pubbliche realizzate dall’Amministrazione Cinque Stelle di Sarego sono due impianti fotovoltaici: uno sul tetto della scuola media di Meledo e un altro su quello della scuola elementare di Sarego, per un totale di 26 KWp di potenza installata.

Gli impianti produrranno circa 26.000 Kwh annui, permettendo un risparmio pari al 55% dei consumi elettrici ed un guadagno nell’arco di 25 anni di circa 118.000 euro. E’ il primo passo per mettere le basi di un futuro di sostenibilità energetica”. Così il sindaco Castiglion attraverso il blog di Beppe Grillo.

Concludiamo con una riflessione: queste realtà, di fatto, palesano una discontinuità radicale rispetto all’attuale cultura politica e senza dubbio meritano un’attenzione particolare, alla luce del fatto che esse, con le elezioni politiche alle porte, di tale discontinuità rappresentano un eloquente laboratorio.

E continuano a chiamarla “antipolitica”…


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