Tra vecchio e nuovo. L’opinione di una ex-studentessa di lingue

La struttura universitaria è radicalmente cambiata nel giro di pochi anni trasformando l’iter didattico in maniera piuttosto visibile, e da un punto di vista strutturale e sotto l’aspetto propriamente formativo.

Ai vecchi corsi quadriennali, con piano di studi prestabilito e anche piuttosto rigido, indirizzo scelto sin dal primo anno tra i due tradizionali (filologico-letterario e storico-culturale) si sono sostituiti i nuovi corsi di laurea basati sulla formula 3+2.
Una laurea di primo livello, articolata su tre annualità, comprende in questo modo un numero maggiore di esami per sessione, con conseguente impoverimento dei programmi o maggiore carico sugli studenti.
La seguente laurea specialistica, specifica e professionalizzante almeno negli auspici, e su cui regna ancora la più tetra oscurità, si baserà su una preparazione diventata un po’ troppo enciclopedica.

Il meccanismo dei crediti ha in certi casi generato una desolante caccia ai punti, di cui certo la qualità dell’apprendimento soffre. Le attività collaterali sono diventate in taluni casi àncore di salvezza dal fuori corso intermedio, che nel vecchio ordinamento di fatto non esisteva.
Lo studio e i ritmi si sono fatti più svelti, più frenetici.
Il vantaggio del nuovo ordinamento deriva dalle molteplici opportunità didattiche di cui lo studente di nuovo ordinamento può usufruire (laboratori, seminari, workshops, stage in aziende), ma lo svantaggio è un impoverimento delle attività didattiche tradizionali, che spesso propongono un programma ridotto rispetto a quelli presenti nel vecchio ordinamento.

Se dunque l’arricchimento delle opportunità formative comporta una maggiore partecipazione alle attività didattiche e un ampio spettro di esperienze per lo studente, dall’altro lato si corre il rischio di ridurre sensibilmente il livello di approfondimento di una disciplina, in favore di una dubbia, generica multi-disciplinarietà.
Si è passati dall’eccessiva rigidità del vecchio ordinamento, povero di iniziative formative al di fuori dei tradizionali metodi, all’eccessiva libertà ed elasticità del nuovo, ricco di opportunità sì, ma sacrificando qualcosa.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]