Ad aprire un'inchiesta su un giudice del Tribunale di Palermo è la Procura nissena. L'uomo sarebbe coinvolto nello scandalo a luci rosse con una giovane, costretta a vendere il proprio corpo dall'allora ex fidanzato. Rimane top secreto l'esito del riconoscimento al quale è stata sottoposta la ragazza
Prostituzione minorile, si indaga su un magistrato Gli atti sono stati trasferiti a Procura Caltanissetta
Ci sarebbe anche un magistrato del Tribunale tra gli indagati nello scandalo a luci rosse della Palermo bene, che nei mesi scorsi ha riempito le cronache non solo locali. Ad aprire un’inchiesta è la Procura di Caltanissetta, che sta indagando su una ragazza – minorenne all’epoca dei fatti – costretta a prostituirsi dall’allora ex fidanzato. L’uomo, D.N. di 32 anni, avrebbe procurato alla giovane clienti attempati e facoltosi, disposti a pagare tra 50 e 300 euro per ciascun incontro.
I pm del capoluogo siciliano hanno disposto il trasferimento degli atti ai colleghi nisseni dopo che la ragazzina aveva rivelato di avere conosciuto, tra le persone che l’avrebbero pagata per fare sesso, un anziano che si sarebbe presentato come giudice. Un indizio che inizialmente era stato valutato come un possibile depistaggio da parte dell’uomo, nel tentativo di confondere la propria identità, e che invece sarebbe stato confermato dopo un approfondimento investigativo. Al momento rimane top secret l’esito del riconoscimento al quale è stata sottoposta la giovane, che avrebbe scandagliato una serie di foto mostrate dai magistrati nisseni.
Nel procedimento sono comunque undici in tutto gli indagati: tra gli altri ci sono anche un poliziotto e un avvocato che avrebbero indotto o sfruttato la prostituzione della giovane, mentre per i clienti consapevoli dell’eta’ della ragazza e’ previsto un reato specifico, gli atti sessuali a pagamento con una minore. La contestazione potrebbe scattare pure per il magistrato indagato a Caltanissetta, come previsto dal codice di procedura penale.