L'assessore alla Salute ha firmato il decreto che interessa migliaia di medici a tempo determinato. «Sappiamo che è una soluzione tampone, siamo in attesa del provvedimento del governo nazionale che ci autorizzi a stabilizzarli». La nuova rete ospedaliera? «La presentiamo il 22 e inizierà il confronto»
Precari sanità, proroga per primo semestre 2017 Gucciardi: «Adesso Roma sblocchi i concorsi»
L’esercito dei precari della sanità siciliana può tirare un sospiro di sollievo. Ieri sera l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, ha firmato il decreto di proroga dei contratti a tempo determinato per il primo semestre del 2017. Non molto, in realtà, ma la notizia arriva 45 giorni prima della scadenza dei contratti (fino al 31 dicembre 2016) e non terrà col fiato sospeso i titolari di un contratto a tempo determinato fino alla vigilia di Capodanno.
«Naturalmente – commenta Gucciardi a MeridioNews – l’auspicio è che si possa dare stabilità ai professionisti della sanità. Noi facciamo la nostra parte, siamo in attesa del provvedimento del governo nazionale che ci autorizzi a stabilizzare i precari». Secondo l’assessore – in viaggio verso lo Sheraton di Catania, dove alle 17 il premier incontrerà l’ordine provinciale dei medici – si tratta di una «soluzione tampone, che con grande senso di responsabilità abbiamo voluto trovare, questa volta in tempi assolutamente dignitosi».
A proposito della nuova rete sanitaria, Gucciardi conferma che «ormai è pronta, manca solo qualche dettaglio ancora da stabilire, poi si avvierà il dialogo con tutti gli interlocutori, dai sindacati ai territori, fino alla commissione parlamentare. È chiaro che la nostra è una proposta, che in quanto tale potrebbe subire modifiche, partiremo dalle tappe nelle nove province, interrotte lo scorso settembre a causa di un’agitazione inutile». Il riferimento dell’assessore è alla prima bozza di cui si era parlato a fine estate e che qualche mese fa fece saltare dalla sedia diversi manager della sanità, spingendo verso la stesura di un nuovo testo.
Il prossimo 22 novembre la nuova rete sarà presentata alle organizzazioni sindacali, poi sarà la volta di sindaci e amministratori locali, infine approderà in commissione sanità all’Assemblea regionale, prima di essere presentata al ministero della Salute. «Nell’arco di qualche settimana – sottolinea Gucciardi – dovremmo acquisire tutti i pareri. Adesso Roma dovrebbe darci un segnale, sbloccando le assunzioni che attendiamo da tempo». Un appello a Renzi? «No – precisa l’assessore, molto vicino politicamente al premier – l’interlocuzione col governo è assolutamente positiva, i sottosegretari Faraone e Lotti da settimane si confrontano con me per trovare la quadra. Diciamo che i tecnici dei ministeri sono piuttosto rigorosi, ecco, ma politicamente col governo è tutto ok».
Le prime assunzioni che Gucciardi spera di sbloccare sono quelle relative ai precari in graduatoria perché risultati idonei ai concorsi e le posizioni professionali nei reparti di emergenza e urgenza, che più di tutte hanno bisogno di nuova linfa. «Non voglio mettere le mani avanti – sottolinea Gucciardi – ma sinceramente temo un abbassamento dei livelli di assistenza: negli ultimi due anni sono andate in pensione tantissime unità e spesso non riusciamo nemmeno a garantire i turni. Per questo – conclude – non arretro di un millimetro rispetto alla rete, perché significa sbloccare le immissioni nel lavoro. È una storia che va avanti dal 2012, anno del decreto Balduzzi, siamo quasi al 2017. È ora che questa vicenda si chiuda, la Regione sta facendo il proprio dovere, lo Stato faccia il suo».
«Siamo molto soddisfatti – commenta il vicesegretario regionale del sindacato Cimo, Angelo Collodoro – Per quanto ci riguarda il dato politico è che nessuno delle organizzazioni sindacali ha voluto disturbare l’assessorato per il rinnovo dei contratti ai precari. Siamo stati soli, ma sono convinto che fosse giusto sollevare il problema».