Precari dei Comuni, 173 milioni per pagare gli stipendi Anci: «Solo sulla carta». Lantieri: «Saldo entro un mese»

Centosettantatre milioni per i precari dei Comuni siciliani. Sulla carta, eccolo lì, il decreto che aspettavano gli oltre 13mila precari siciliani che lavorano nelle amministrazioni comunali. È stato pubblicato ieri nella Gazzetta ufficiale proprio e porta la firma degli assessori alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica, Luisa Lantieri, e al Lavoro e alla Famiglia, Gianluca Micciché. Si tratta, tecnicamente, del piano di riparto delle somme relative al «fondo straordinario per compensare gli squilibri finanziari delle autonomie locali derivanti dall’abrogazione delle norme recanti misure in favore dei lavoratori socialmente utili». Insomma, una buona notizia per l’esercito di precari degli Enti Locali, se non fosse che «c’è ben poco da festeggiare».

Ne è convinto Paolo Amenta, vicepresidente dell’Anci Sicilia e sindaco di Canicattini Bagni, secondo cui «quei soldi in questo momento sono soltanto sulla carta. I Comuni siciliani – attacca – versano in condizioni economiche gravissime. Ci sono precari che attendono gli stipendi da mesi, mentre chi riesce a versare gli stipendi ai dipendenti a tempo determinato lo fa ricorrendo alle scoperture di segreteria».

A confermare la tesi di Amenta è proprio l’assessore regionale alla Funzione Pubblica, Luisa Lantieri, che riconosce che «la situazione per i Comuni non è più sostenibile». Le somme dovute agli enti locali dalla Regione, infatti, seppure stanziate, non sono erogate dalla seconda metà del 2015, a causa di un ritardo da parte della Regione. «In queste condizioni – sottolinea Amenta – garantire i servizi è difficilissimo. Se mantengono lo stesso ritmo del 2015, i soldi impegnati nel decreto pubblicato oggi, li vedremo almeno nel 2018. Molti sindaci da un anno non pagano i precari, altri, come me, si ostinano con le scoperture di segreteria. Intanto prelevo i soldi e garantisco gli stipendi ai lavoratori del mio Comune. Quando e se queste somme arriveranno, copriremo i buchi».

«Purtroppo – ammette ancora Lantieri – c’è stato un ritardo dettato dal fatto che qui in assessorato il personale è poco e deve fare un lavoro enorme, in tantissimi ambiti diversi. Proprio nei scorsi giorni, il dirigente del dipartimento delle autonomie locali, Giuseppe Morale, ha costituito una task force solo su questa emergenza, hanno già iniziato a predisporre i decreti. Comprendiamo bene – conclude Lantieri – le difficoltà dei Comuni, stiamo provvedendo per risolvere un ritardo che non è più sostenibile per le amministrazioni locali. Speriamo entro un mese di riuscire a erogare tutte le somme arretrate, sia la seconda tranche del 2015, che la prima del 2016».

Miriam Di Peri

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